Arresto Lucano, M5s Senato: «Guerra al business dell'immigrazione»

La politica si divide e non mancano duri commenti a seguito dell’operazione Xenia nel corso della quale sono stati disposti i domiciliari per il primo cittadino di Riace

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2 ottobre 2018
11:27
Riace
Riace

Si moltiplicano i commenti sull’arresto del sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Per il primo cittadino sono stati disposti gli arresti domiciliari.  Tra le accuse contestate al primo cittadino favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 


Duro commento del M5s Senato: «Il governo del cambiamento ha dichiarato guerra al business dell'immigrazione! Il sistema dell'accoglienza targato Pd ha creato più indagati che integrati. Con noi finisce tutto questo».

 

«Vi ricordate quando #Saviano diceva "#Riace modello vincente" riferendosi alle politiche sull'accoglienza? Bene, ora potrà portare le arance al suo amico Sindaco arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il vero modello vincente». Così via twitter Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia.

 

«Affari sui rifiuti e anche matrimoni di comodo a #Riace E se a #MimmoLucano l'Africa piace così tanto, ci starebbe bene una bella detenzione di comodo da quelle parti... STOP INVASIONE, altro che solidarietà». Queste invece le parole di Francesco Storace, presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità.

 

«Non si gioisce mai sulle altrui disgrazie né sulle tragedie umane ma quella riguardante il “Modello Riace” ricade in una tragedia annunciata, ed anche con lauto anticipo, e noi di Azione Identitaria ci preoccupammo di avvisare il signor Mimmo Lucano invitandolo, con l’invio del libro “Il Campo dei Santi”, a rivedere le sue convinzioni». Lo dice Paola Turtoro portavoce regionale Azione identitaria Calabria.

«L’arresto di oggi è un ulteriore conferma del fallimento di tutta un’idea fortemente inculcata da sfruttatori prezzolati e fatta passare sotto forma umanitaria che nulla ha di umano se non il personale tornaconto economico. Dove sono adesso i politici ferventi sostenitori del “Modello Riace” da Oliverio a Bova? Come si leveranno dall’attuale imbarazzo quei siti di informazione online che si precipitarono nella raccolta fondi per sostenere il Lucano? Cosa ci racconterà Pollichieni? E’ soprattutto all’on Bova che va il mio pensiero, colui che accompagno’ come garante istituzionale l’indagato Mimmo Lucano davanti al GIP e che, invitato alla cautela da una nostra nota stampa in quanto presidente della Commissione regionale anti ndrangheta, si premuro’ di offenderci pur di non spiegare ai calabresi la sua posizione dal sapore ambiguo. Si mettano adesso tutti la mano sulla coscienza gli ipocriti dell’accoglienza poiché inchieste come questa di oggi, Xenia, che segue alla Jhonny, ci saranno sempre e speriamo sempre piu’ numerose. Non a caso rimarcammo la “non-risposta” del procuratore Gratteri alla manifestazione “Stelle del Sud 2017” tenutasi a Camigliatello nell’agosto dello scorso anno quando, di fronte alla domanda di un giornalista riguardo al modello Riace, si avvalse della facoltà di non rispondere. Una risposta più eloquente di mille discorsi. Alla luce di quanto avvenuto oggi con l’arresto di Mimmo Lucano chiedo a gran voce le dimissioni dell’on.Arturo Bova perché rappresenta l’anti ndrangheta istituzionale ed ha dimostrato di non essere degno di tale carica. Lucano adesso non è nessuno ma solo il primo dei 50 personaggi influenti arrestati».

 

 

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