Riace, Lucano: «Presto i fondi, ma sulle Prefetture troppe ombre»

Il sindaco del piccolo centro della Locride, dopo quasi un mese di proteste, si dimostra ottimista, ma attacca parte delle istituzioni locali

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di Lo. C.
31 agosto 2018
13:47
Il sindaco Mimmo Lucano a Riace con un gruppo di migranti
Il sindaco Mimmo Lucano a Riace con un gruppo di migranti

È un atteggiamento di cauto ottimismo quello del sindaco di Riace Mimmo Lucano, che stamani, in una nota, ha dichiarato: «Lunedì o martedì dovremmo sapere dal Viminale se effettivamente ci hanno sbloccato i fondi. Informalmente ho saputo di sì ma ancora non c'è nulla di certo».

 


Il primo cittadino, dall’inizio di agosto, ha iniziato una protesta contro il blocco disposto dal ministero dell'Interno ai fondi destinati al programma di accoglienza avviato ormai da oltre 20 anni nel piccolo centro della Locride, ripopolato e rinato grazie ai migranti arrivati sui barconi, che qui hanno trovato una nuova casa e una nuova vita.

«Intanto - ha annunciato Lucano - la Prefettura di Reggio Calabria ha sbloccato alcuni fondi degli ultimi mesi del 2016. Pare di capire che qualcosa si sta muovendo in senso positivo. Vediamo».

 

Mimmo Lucano fa poi riferimento a due esperienze cinematografiche e dei tantissimi saggi e tesi di laurea che hanno studiato proprio il cosiddetto “modello Riace”: «Su di noi – dichiara Lucano con orgoglio - c'è una storia particolare. Questa esperienza è stata raccontata anche attraverso registi di fama internazionale come Wim Wenders, o con Beppe Fiorello. Sono state fatte anche tesi di laurea. Questo dovrebbe fare riflettere un po' tutti».

 

Ma Lucano, che in questi 20 anni di lotte ne ha dovute affrontare tante, conclude in tono polemico: «Come mai a queste persone che vengono a Riace, che guardano con i loro occhi, raccontano una storia opposta a quella che vorrebbero fare passare invece tutte queste ombre ministeriali o della Prefettura. In Germania l'esperienza di Riace è stata la traccia di un tema per le scuole superiori. E poi abbiamo a che fare con l'inquisizione, i tribunali. Perché? Cosa si nasconde? – incalza - Perché il mondo racconta una storia completamente diversa e soprattutto la raccontano i rifugiati, i protagonisti di queste storie. Non siamo i centri di Isola Capo Rizzuto o di Mineo, è una storia diversa. Perché hanno voluto confonderle?».

 

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Giornalista
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