Sequestrati beni per oltre 3 milioni a Francesco Grande Aracri

Destinatario del provvedimento il fratello di Nicolino, considerato il capo della cosca Grande Aracri. Sequestrati diversi rapporti finanziari, sono stati sequestrati e confiscati venti immobili, sei società e due automezzi
1 luglio 2016
14:33

La Direzione investigativa antimafia di Bologna ha confiscato beni mobili e immobili per oltre tre milioni a Francesco Grande Aracri, 62 anni, residente a Brescello, fratello del capo dell'omonima cosca di 'Ndrangheta, Nicolino. E' stata eseguita un'ordinanza emessa dalla Corte di Appello su proposta della Procura generale, che ha condiviso gli esiti degli accertamenti fatti dalla Dia.

 


Oltre a diversi rapporti finanziari, sono stati sequestrati e confiscati venti immobili, sei società e due automezzi.

 

Si tratta di beni già sequestrati, ora sottoposti a vincolo sotto altro titolo: si è fatto ricorso alla norma prevista dall'articolo 12 sexies della legge 356 del 1992 che prevede il sequestro e la confisca dei beni riferibili a condannati in via definitiva, per particolari reati. Nel caso di Grande Aracri, la sentenza è quella per mafia nel processo "Edilpiovra", definitiva dal 2008. La confisca è sul presupposto dell'accertata rilevante sproporzione tra ricchezza accumulata e redditi dichiarati

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