Sequestrati vitalizi per 20mila euro all’ex consigliere regionale Alberto Sarra

Sarra era riuscito ad ottenere il riconoscimento di un vitalizio di 7500 euro al mese per un invalidità dovuta ad una patologia cardiaca 'indipendente dalla sua carica di consigliere regionale'. La somma è solo il residuo degli oltre 160mila già intascati da Sarra ed in parte già restituiti
di Redazione
2 marzo 2015
10:54

La Guardia di Finanza ha sequestrato la somma di 19.800 euro all’ex consigliere regionale Alberto Sarra, attualmente indagato per truffa aggravata e falso. Sarra era riuscito ad ottenere il riconoscimento di un vitalizio per invalidità di 7.490,44 euro mensili. L’ex consigliere regionale, grazie ad una commissione di medici compiacenti, anch’essi indagati, aveva vinto una causa di servizio per una patologia cardiaca, definita dai finanzieri “assolutamente indipendente dall’esercizio della carica di consigliere regionale”. La commissione ha dichiarato che “considerata la patologia – aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del tronco complicati da dissezioni della aorta torico-addominale – si ritiene l'avvocato Alberto Sarra permanentemente inabile a proficuo lavoro”. L’ufficio di presidenza del Consiglio regionale riconosceva la patologia e concedeva al sottosegretario “l'inabilità totale e permanente dal lavoro” e un assegno mensile di 7.490,33 euro “al lordo delle ritenute di legge, a titolo di vitalizio, con decorrenza dal 7 gennaio 2010”, più gli arretrati per un totale di circa 225mila euro. Il provvedimento eseguito oggi dalla Guardia di finanza è stato ordinato dal gip Adriana Trapani su richiesta del pm Mauro Leo Tenaglia. I 20mila euro sequestrati non sono che il residuo degli oltre 160mila euro già intascati da Sarra a titolo di arretrati, ed in parte già da lui restituiti.

 


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