Agguato fallito a Vibo, arrestato il figlio del 41enne preso di mira

Chiuso il cerchio sulla sparatoria avvenuta lo scorso 4 giugno nel quartiere Feudotto. Il 16enne è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco
di G. B.
14 giugno 2017
13:30

E’ stato arrestato con le accuse di tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, spari in luogo pubblico e ricettazione, il 16enne di Vibo Valentia C.R., accusato di aver sparato domenica 4 giugno all’indirizzo del padre in una traversa di via Giovanni XXIII. Il ragazzo ha aperto il fuoco contro il padre Massimo Ripepi, 41 anni, con una pistola calibro 6,35, non ancora ritrovata.

 


Il giovane, che giorno 6 giugno si era presentato ai carabinieri con il proprio avvocato, aveva riferito di aver gettato la pistola dopo aver esploso i primi colpi. Aveva poi raccontato di essersi procurato l’arma da una persona al momento non identificata.

 

Attraverso una veloce attività investigativa, i carabinieri della Stazione di Vibo Valentia, diretti dal comandante Cosimo Sframeli, erano riusciti prontamente a risalire al ragazzo.

 

Appena aperto il portone della casa dove abita la madre, Massimo Ripepi era stato sparato dal figlio ma nessun colpo era andato a segno in quanto il 41enne era riuscito a chiudersi il portone alle spalle. Il ragazzo aveva dichiarato di aver premuto il grilletto poiché stanco dei maltrattamenti del genitore, separato dalla madre del giovane che ora si trova detenuto a Catanzaro.

Giornalista
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