Tentata estorsione al sindaco di Marano per costringerlo ad assumere alcuni parenti. In manette tre persone

Volevano costringere il primo cittadino di Marano Marchesato ad assumere cinque loro parenti al Comune. Per obbligarlo hanno iniziato una serie di atti intimidatori. Dopo mesi di indagini i carabinieri sono riusciti a risalire agli autori
15 ottobre 2014
00:00

Marano Marchesato (CS) – Dovranno rispondere di tentata estorsione le tre persone coinvolte in un'operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, in esecuzione di un' ordinanza di custodia cautelare.  Il provvedimento, emesso dal gip su richiesta del procuratore di Cosenza Dario Granieri e del pm Tridico, è scaturito dagli esiti delle indagini condotte dai carabinieri del reparto operativo e della Compagnia di Cosenza dopo una serie di atti intimidatori perpetrati a Marano Marchesato nella notte tra il 6 ed il 7 maggio scorsi ai danni di sindaco, vicesindaco e assessore. Dalle indagini è emerso che le intimidazioni sarebbero state compiute per costringere gli amministratori ad assumere al Comune o in un centro commerciale gestito dal vicesindaco, cinque persone legate per parentela o vicinanza ad esponenti contigui ad una cosca di 'ndrangheta della zona. (ci)

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