Brancaleone, la dinamica: la bimba scappa e il fratellino l'insegue, poi l'impatto col treno

L'inchiesta è in mano al sostituto procuratore di Locri Michele Permunian, che ha già reso nota l'intenzione di voler sentire tutti i passeggeri presenti nel convoglio al momento dell'impatto. Intanto a Locri è atteso il padre dei bambini per il riconoscimento

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di Redazione
9 agosto 2018
11:13
Lorenzo e Giulia, morti investiti dal treno. A fianco, la madre Simona Dell’Acqua
Lorenzo e Giulia, morti investiti dal treno. A fianco, la madre Simona Dell’Acqua

È stato uno dei primi ad arrivare sul luogo della tragedia il sostituto procuratore di Locri Michele Premunian, in quel tratto di strada ferrata sul quale si è sparso il sangue di una madre - che adesso lotta fra la vita e la morte- e dei due figli deceduti a causa dell'impatto avvenuto ieri pomeriggio poco dopo le 16. Stavano attraversando i binari per andare al mare.

 


La bambina scappa, il fratellino la insegue...

Secondo una prima ricostruzione effettuata, la figlia minore, di sei anni, avrebbe lasciato la mano della madre iniziando a correre sui binari. Tutto è accaduto nel giro di una manciata di secondi. All'inseguimento della piccola si è lanciato il figlio maggiore, e immediatamente la madre, Simona Dell'Acqua, è corsa dietro a entrambi nel tentativo di allontanarli dai binari quando è sopraggiunto il treno proveniente da Catanzaro e diretto a Reggio. Il resto è cronaca, scarna e crudele.

 

Nessuna autopsia sui corpi dei bimbi

Sui corpi straziati di Lorenzo e Giulia, di 12 e 6 anni, non verrà effettuata l'autopsia. In giornata, secondo quanto si é appreso, arriverà a Locri l'ex marito di Simona Dall'Acqua, residente a Sondrio, padre naturale delle due piccole vittime. La donna, separata, conviveva da tempo con il 54enne Antonino Partiglia, insegnante di scuola superiore e Milano e originario proprio di Brancaleone, dove la coppia insieme ai tre figli della donna (c'é anche una ragazza di 16 anni che ieri pomeriggio era rimasta a casa) erano arrivati nei giorni scorsi per trascorrere un periodo di vacanza. Portiglia è rimasto illeso perché al momento dell'incidente stava parcheggiando l'auto.

 

I primi passi delle indagini

Il tratto ferroviario sul quale è avvenuta la tragedia è stato dissequestrato in mattinata e il traffico ripristinato, ma il convoglio, per volontà del magistrato titolare delle indagini, rimane sotto sequestro. Il sostituto procuratore della Repubblica di Locri Michele Permunian, vuole accertare, secondo quanto si é appreso, "la funzionalità del mezzo" e, in particolare, l'efficienza del sistema frenante.

Il treno che ha investito il gruppo familiare é composto da due carrozze entrambe motrici, con una capienza di 63 posti ciascuna. La velocità massima che questo tipo di treni può raggiungere é di 130 chilometri orari. La tratta in cui si é verificato l'incidente é a binario unico e non é elettrificata. I locomotori, la cui costruzione risale agli anni '80, sono alimentati a gasolio.

 

I passeggeri verranno ascoltati dal magistrato

Sentirà tutti i passeggeri che si trovavano a bordo del treno il sostituto procuratore di Locri Michele Permunian, intenzionato ad acquisire tutti gli elementi che consentano di ricostruire la dinamica dell'incidente. A tale scopo, fondamentali saranno le testimonianze del macchinista e del capotreno del convoglio.

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