Un'estorsione da romanzo, il cavallo di ritorno sono 60 chili di... patate

Un ambulante al mercato di Schiavonea viene derubato della merce che vendeva con il suo carrettino. Dopo poche ore viene raggiunto dalla telefonata dell'estorsore che gli chiede 200 euro in cambio della refurtiva. Arrestato dai carabinieri

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di Marco  Lefosse
26 giugno 2018
17:01

Dai ladri di galline ai ladri di… patate. E ormai si estorce di tutto. Anche i generi alimentari di prima necessità. Colpa, anche, della crisi incessante che alimenta fenomeni di micro criminalità diffusi. Accade a Corigliano-Rossano, nello storico borgo di marinaro di Schiavonea, dove i carabinieri hanno arrestato un 37enne del posto per i reati di estorsione aggravata e ricettazione.


Ma i fatti del reato hanno tratti esilaranti. Un racconto degno dei più affascinanti racconti di Sciascia. Tutto era iniziato ieri mattina quando una persona si avvicinava ad un Carabiniere all’ufficio postale e gli riferiva di essere sotto estorsione. Il militare assumendo le prime informazioni del caso mentre dal comando compagnia di Corigliano partivano subito indagini e perlustrazioni. Si è scoperto, così, che la vittima nella giornata di domenica era stata oggetto di un furto nei pressi di Schiavonea, allorquando durante il mercato rionale ignoti gli avevano sottratto dall’interno del suo ape-car il libretto postale e tre cassette di patate che aveva portato per vendere.



Nella stessa serata sulla propria utenza mobile riceveva una telefonata dove un uomo lo avvertiva che se avesse voluto restituita la refurtiva doveva recarsi all’ufficio postale l’indomani e consegnargli la somma di 200 euro. Estorsore beccato in flagranza Il povero malcapitato si rivolge, quindi, ai Carabinieri ed i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Corigliano Scalo che pianificano minuziosamente e in ogni dettaglio il piano di intervento per arrestare in flagranza l’estorsore. I militari in borghese si posizionano sia all’interno che all’esterno dell’ufficio postale, mentre una pattuglia della radiomobile perlustra l’area intorno all’ufficio postale.


Si attende una mossa dell’estorsore. Arriva. Una telefonata giunge all’utenza mobile della vittima e dopo pochi minuti quest’ultimo lo raggiunge presso l’ufficio pubblico, chiedendogli la somma pattuita. Beccato! Mentre ancora avveniva lo scambio del contante fra i due, intervenivano i carabinieri, non dando alcuna possibilità di fuga all’estorsore, identificato in C.V., 37enne coriglianese, con qualche precedente per reati contro la pubblica amministrazione e reati ambientali. Si rinvenivano in suo possesso il telefonino utilizzato per contattare la vittima, il libretto postale sottratto, nonché i contanti appena scambiati.


Venivano svolte dai militari, successivamente, le perquisizioni dell’autovettura dell’estorsore e della sua abitazione, che sortivano entrambe esito positivo: infatti all’interno della prima veniva trovato e sottoposto a sequestro penale un coltello con una lama di quasi 15 cm, mentre nell’appartamento venivano trovate tre cassette ricolme di patate per un peso di 60 kg che erano state sottratte il giorno prima alla vittima. Il materiale alimentare, il libretto postale ed i soldi venivano restituiti all’avente diritto, mentre per C.V. scattavano le manette per i reati di estorsione aggravata e ricettazione e d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Dott. Eugenio Facciolla, veniva ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto da parte dell’Autorità giudiziaria. Insomma – parafrasando il maestro Sciascia – «tutti i nodi vengono al pettine… quando c’è il pettine!»

Giornalista
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