Riace il paese dell’accoglienza

Più di un centinaio gli immigrati accolti che hanno ridato vita ad un borgo intero
di Manuela Serra
14 marzo 2016
12:55

Riace è un piccolo comune del reggino che si affaccia sul mar Ionio e divenuto famoso per il ritrovamento dei cosiddetti “Bronzi di Riace”.

 


Negli ultimi anni quello che era noto come il paese dei bronzi si è trasformato nel paese dell’accoglienza. Fino agli anni ‘90 il borgo si stava spopolando a causa della massiccia emigrazione della popolazione locale. Al loro arrivo, gli immigrati invece che venire avvertiti come una minaccia sono stati visti come una risorsa.

 

Portatori di nuove energie, questa gente oggi vive nelle case ristrutturate, lasciate sfitte e abbandonate da tutti coloro che sono andati via dal paese e si dedicano insieme ai Riacesi ad attività agricole, alla pastorizia, alla pesca e lavorano in tanti piccoli laboratori artigiani di cui altrimenti si sarebbero perse le tracce. Accogliere a Riace significa dare vita a nuovi modelli economici e solidali che giovano all’economia del borgo e ridanno umanità, dignità e sicurezza ai rifugiati.

 

Grazie alle varie associazioni presenti sul territorio, la politica dell’accoglienza è diventata una colonna portante di un modello economico-sociale che attira studiosi e ricercatori da tutta Europa e che rende possibile come ha sostenuto il sindaco Lucano non di un’integrazione dei popoli ma di un’interazione.

Giornalista
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