L'arte del traforo, il maestro Repole dona le sue opere ad Oppido Mamertina

Cerimonia inaugurale a Palazzo Grillo dell’ala museale dedicata all’artista. Tra le creazioni esposte anche il presepe “gemello” a quello donato al Museo di Betlemme

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di Erica Cunsolo
22 agosto 2018
17:47

Il Duomo di Milano con tutte le sue guglie, la torre di Pisa, la Tour Eiffel, un presepe che esalta il contrasto tra lo sfarzo dei palazzi e la povertà della grotta della natività, e tanto altro ancora. Tutte composte da pezzi  intagliati a mano nel compensato di betulla, le opere del maestro Gennaro Repole, artista del traforo, non sono più una collezione privata ma un patrimonio artistico consegnato alla collettività.

 


Un'ala del museo di Oppido a lui dedicata

Ore ed ore passate col suo archetto a realizzare miniature fedeli ai monumenti originali. Una vita dedicata alla cura e allo studio dei particolari per creare riproduzioni perfette. Gennaro Repole si avvicina alla tecnica del traforo da ragazzo, negli anni diventa un maestro di quest'arte e anche se oggi a causa della malattia le sue mani non gli permettono più di lavorare, la sua passione non si affievolisce. Anzi, si trasmette. L'artista originario di Martirano (Cz) ha deciso infatti di donare le sue opere ad Oppido Mamertina (Rc) che per accoglierle ha predisposto appositamente una nuova ala museale aperta al pubblico nella serata di ieri. La cerimonia di inaugurazione è iniziata dal patio di Palazzo Grillo con gli interventi del direttore del’archivio storico diocesano don Letterio festa, dei deputati calabresi Francesco Cannizzaro e Jole santelli, del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e del sindaco di Oppido Domenico Giannetta, che ha annunciato l'avvio dell'iter per consegnare la cittadinanza onoraria al maestro Repole in segno di stima e riconoscenza. Dopo il consueto taglio del nastro la nuova area del museo è stata aperta ai numerosi visitatori.

 

Le sue opere

Il monumento simbolo di Milano è stata la riproduzione in miniatura più complessa da realizzare con 2200 ore di lavoro. Prima uno studio quasi ossessivo dell’originale, delle sue peculiarità non solo su carta ma anche attraverso l’osservazione diretta frutto di numerosi viaggi nella capitale lombarda, poi finalmente la nascita di un’opera unica in Italia: una costruzione in scala 1:100 del Duomo di Milano di straordinaria bellezza.
Il presepe la costruzione più imponente. Dal forte valore simbolico.  L’opera gemella intitolata “la grotta dei poveri” è ancora oggi esposta a Betlemme nel Museo internazionale della Natività inaugurato in occasione del Giubileo del 2000 alla presenza del primo ministro Yasser Arafat, del premier italiano allora in carica Massimo d’Alema e del direttore generale  dell’Unesco.
Tanta commozione negli occhi dell'artista Gennaro Repole quando guardando il presepe di Oppido ripensa a quello donato al popolo palestinese e d’Israele: è orgoglioso che quell’opera sia oggi protetta dall’Unesco. Resa immortale come la sua arte.

 

Giornalista
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