Cinema

La prima romana del film “L’uomo che disegnò Dio” parla calabrese grazie alla “firma” degli orafi Spadafora

Presente anche il sottosegretario Vittorio Sgarbi e gli interpreti Franco Nero, Kevin Spacey. Il maestro Spadafora: «Il nostro legame con il cinema è antico»

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di Franco Laratta
20 gennaio 2023
20:21

“The Man Who Drew God” è un film drammatico diretto da Franco Nero e interpretato da Nero, Kevin Spacey e Faye Dunaway, Massimo Ranieri.  La prima ieri a Roma alla presenza degli attori e del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. Il film, già molto apprezzato dalla critica, sarà uno dei grandi successi del cinema. E parla un po’ anche calabrese, considerato che lo sponsor della prima romana porta la firma del brand “GB Spadafora”, i noti orafi calabresi, che hanno un rapporto speciale con il cinema, considerato che il maestro Giovambattista Spadafora, scomparso lo scorso anno, aveva incontrato premi Nobel come Sophia Loren, grandi registi, tanti attori di primissimo piano mentre da alcuni anni il brand è presente è protagonista del Festival Internazionale del Cinema di Venezia.


“L'uomo che disegnò Dio” racconta la storia di Emanuele (Franco Nero), un artista anziano, molto solitario e non vedente, che insegna ritrattistica a carboncino nelle scuole serali e che ha una grande capacità poco nota. Nonostante sia cieco, Emanuele è in grado di ritrarre chiunque, semplicemente ascoltandone la voce.
La sua vita tranquilla e serena viene sconvolta dall'arrivo di due immigrate africane che vanno a vivere da lui in cambio di aiuto con la casa.

 Franco Nero parla della sua lunga e fortunata carriera, in giro per il mondo: «Ho fatto tutti i ruoli che un attore potesse fare e mi sono divertito molto, ho rischiato ma ho avuto successo. Ho avuto la fortuna di lavorare con tutte le più grandi Star del mondo tra cui Richard Harris, Laurence Olivier, Bruce Willis, Harrison Ford, Robert Shaw, Rod Staiger, Henry Fonda, Burt Lancaster, Richard Burton, ma soprattutto William Holden. Lo stesso per un altro grandissimo attore, Anthony Quinn, che mi ha adottato come figlio quando il mio vero padre morì nel ‘84. Anthony Quinn mi disse: “Non essere triste, d’ora in poi sarò io tuo padre” e mi ha chiamato ‘figlio’ per tutta la vita e io l’ho chiamato ‘papà».

La soddisfazione del maestro Giuseppe Spadafora presente alla prima di Roma: «Per noi è un onore essere qui, questa sera, insieme a tanti nomi prestigiosissimi del cinema internazionale. Il nostro rapporto con il cinema è antico, così come quello con le star del cinema mondiale, alcune delle quali premiate con il Nobel. Continueremo anche per il futuro a mantenere vivo il connubio Cinema-Spadafora».


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