I bachi da seta di San Floro conquistano la Bandiera Verde Cia 2018

Il riconoscimento, consegnato nell’ambito di una cerimonia al Campidoglio, è andato alla cooperativa Nido di Seta, piccola realtà imprenditoriale che ha rilanciato la bachicoltura e creato un museo

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di T. B.
14 novembre 2018
17:54

C’è anche la cooperativa Nido di Seta di San Floro tra le realtà imprenditoriali che al Campidoglio hanno ricevuto i premi Bandiera Verde Cia 2018. Alla presenza del presidente nazionale di Cia Secondo Scanavino, per la sezione Agri-Culture il riconoscimento è andato alla cooperativa con la seguente motivazione: «È la storia di tre giovanissimi ragazzi e ragazze che, con la loro cooperativa, hanno deciso dopo gli studi, di ritornare in Calabria per lanciare dal basso, con le proprie forze, nuovi modelli di sviluppo locale fondato sulle ricchezze del territorio».

 



La presidente di Cia Calabria Centro Maria Grazia Milone - sottolinea una nota della Confederazione Italiana Agricoltori - aveva voluto fortemente la candidatura della “Cooperativa Nido di Seta” per il concorso-premio Bandiera Verde 2018 convinta che ne rispecchiasse in pieno i requisiti essenziali: la storia, la tenacia, l’intraprendenza svolte a salvaguardia, valorizzazione e promozione dell’agricoltura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricole locali.

 


A San Floro era presente un gelseto di 3500 piante ed un museo della seta all'interno di un antico castello entrambi di proprietà comunale e completamente abbandonati, nel 2013 i ragazzi presentarono un progetto di riqualificazione dell'area per riprendere l'antica tradizione della bachicoltura e farla diventare un punto di attrazione culturale e turistico, nel 2014 riescono ad ottenerne la gestione. Hanno voluto così riscoprire l’antica coltivazione del baco da seta, seguendo l’intero processo di produzione dalla coltivazione del gelso al tessuto pregiato e mettendo in mostra e valorizzando a livello turistico nel “Museo della Seta di San Floro”, la tradizione tessile calabrese recuperata, dai telai storici ai costumi d’epoca.

 

All'interno di questo "viaggio nella seta" i visitatori vivono tutto il processo serico, partendo dal gelseto, passando dall'allevamento del baco da seta fino ad arrivare alla trattura della seta, il processo attraverso il quale dal bozzolo si estrae il filo di seta. Nel 2018 si sono registrati 6.500 visitatori di cui il 40% di provenienza internazionale. Nella XVI edizione del premio Cia c’è stata una grande novità: il Premio Bandiera Verde Gold, che è stato assegnato durante l’iniziativa nuovamente alla Cooperativa Nido di Seta perchè il “Museo della Seta” e la “Cooperativa Nido di Seta” che lo ha sviluppato, «rappresentano un eccellente testimonianza del legame tra agricoltura e cultura, quale elemento vincente del marketing territoriale e volano di valorizzazione delle risorse rurali».

 

Giornalista
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