Centri per l'impiego, slitta ancora il trasferimento delle competenze

Il termine per il subentro della Regione alle Province era stato fissato dalla legge di Bilancio 2018 a fine mese. L'Upi si dichiara disponibile a garantire la continuità del servizio

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di L. C.
25 giugno 2018
18:22

Ci sarà un nuovo rinvio nel travagliato iter di trasferimento delle competenze sui centri per l’impiego dalle Province alla Regione. Il termine fissato al 30 giugno dalla legge di Bilancio 2018 per completare le procedure non è stato sufficiente e così all’orizzonte si profila una nuova proroga per consentire alla Regione di organizzarsi in vista del subentro definitivo. Il presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno, si è dichiarato disponibile a garantire la continuità di servizi e delle utenze attive nei centri per l’impiego mettendolo nero su bianco in una lettera indirizzata questa mattina ai dirigenti del dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche sociali Fortunato Varone, e del dipartimento Organizzazione e Risorse umane Bruno Zito.

 


 

«I Centri per l’impiego svolgono un ruolo fondamentale in una regione come la Calabria dove, purtroppo, le percentuali di disoccupati e precari restano ancora molto significative – afferma il presidente Bruno -. Si tratta di un compito fondamentale nel garantire a tutti, gratuitamente, pari opportunità d'accesso al mondo del lavoro e della formazione, rappresentando inoltre un presidio fondamentale per la trasparenza e la legalità in questo contesto. Garantire il funzionamento degli uffici chiamati a dare risposte ai tanti cittadini che fruiscono dei servizi dei Centri per l’Impiego è doveroso. Così come bisogna riconoscere il grande lavoro condotto nella direzione della definizione della problematica legata ai CpI in tutti i suoi aspetti, dall’assessore regionale al Lavoro, Angela Robbe e dalla delegata al Bilancio, Maria Teresa Fragomeni, e con le quali abbiamo avuto modo di confrontarci in una serie di incontri e tavoli tecnici. Un attento lavoro di confronto con i sindacati, di analisi del precariato, e un impegno improntato alla definizione di problematiche risalenti nel tempo a cui i calabresi guardano con grandi aspettative, per poter trovare sostegno con l’obiettivo di uscire dal bacino della precarietà e della disoccupazione. Confermiamo, quindi – conclude il presidente Bruno –la nostra disponibilità a scongiurare il rischio di un blocco delle attività, garantendo la continuità del servizio in tutte le Province».

 

l.c.

Giornalista
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