Rilancio

Il presidente di Confindustria Bonomi a Catanzaro per presentare Agenda Calabria: «Ci aspettiamo tanto da questa terra»

Illustrato il piano che prevede investimenti e interventi per il rilancio dell'economia calabrese. Sull'autonomia differenziata: «È in Costituzione e va fatta». Spazio anche alla tragedia di Cutro: «Deve far riflettere tutti». Occhiuto: «Possiamo davvero essere l'hub dell'Europa sul Mediterraneo» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
10 marzo 2023
12:28
Bonomi e Occhiuto a Catanzaro
Bonomi e Occhiuto a Catanzaro

«Dispiace che l'immagine della Calabria e del suo mare siano associati alla morte. Questa è una cosa che dovrebbe far riflettere tutto il Paese». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo a Catanzaro all'evento organizzato da Unindustria Calabria per illustrare il piano di sviluppo "Agenda Calabria" realizzato in collaborazione con il centro studi di Confindustria. 

Il naufragio di Cutro

Parlando a margine con i giornalisti del naufragio avvenuto sulle coste crotonesi ha aggiunto «purtroppo il tema dell'immigrazione a seconda di come tu lo affronti sei xenofobo o xenofilo. Io credo invece che proprio Cutro ci deve far riflettere tutti e da qui lavorare assieme per pensare ad una politica dell'immigrazione a tutto tondo che tenga conto della parte lavorativa, sociale, di cittadinanza, di inclusione. Credo che sia un momento di grande riflessione per il Paese».


Agenda Calabria

Tornando invece ai temi dell'incontro, il presidente di Confindustria ha dichiarato: «Credo che sia un progetto importante quello che viene presentato oggi. Un dono da parte dell'industria italiana, in particolare quella calabrese, che sappiamo può dare tanto e da cui ci aspettiamo tanto». Il progetto consiste in un articolato piano di investimenti e di interventi legato alla programmazione unitaria: il Fondo di sviluppo e coesione, il Piano nazionale di ripresa e resilienza e il Por.  

Bonomi su Autonomia differenziata

«La prima cosa da fare è lavorare insieme pubblico e privato e oggi questo è un esempio di come pubblico e privato possono veramente fare qualcosa per il proprio paese», ha aggiunto Bonomi che poi ha chiarito la posizione di Confindustria sul disegno di legge sull'autonomia differenziata. «È in Costituzione e va fatta. Credo però che le 23 materie che sono state decise 22 anni fa con tutto quello che è successo, soprattutto negli ultimi tre anni dalla pandemia in poi, ci fanno pensare che forse vanno riviste. Ad esempio, il commercio internazionale in un momento in cui abbiamo una sfida di competitività con Stati Uniti e Cina lo affrontiamo per singole regioni? I grandi assi viari li affrontiamo per singoli regioni

I Lep

E ancora: «Dobbiamo però tenere conto che se si vuole intervenire sui lep e risolvere le disuguaglianze non si può farlo ad invarianza di finanza pubblica. Ed in effetti il testo è stato poi modificato perché bisogna mettere risorse per consentire di lavorare sulle disuguaglianze che ci sono in questo Paese». 

Ferrara: «Programma ambizioso ed evoluto»

Ad illustrare nel dettaglio i contenuti del piano è stato il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara: «Agenda Calabria di fatto è un’agenda economica – ha spiegato – consiste in un articolato piano di investimenti e di interventi che è legato ad una programmazione ma è fortemente ancorata ad un disegno di politica economica ambizioso ed evoluto e che vuole fare leva sui tre strumenti principali di programmazione unitaria: fondo di sviluppo e coesione, il piano nazionale di ripresa e resilienza e la programmazione 21/27».

Il punto di partenza è la considerazione secondo cui «i tre cicli di programmazione precedenti dal 2000 al 2020 sono stati ininfluenti e non hanno prodotto effetti sotto il profilo della crescita. Anzi, se dovessimo andare a vedere i dati – ha proseguito Ferrara – tutti i principali economici della nostra regione sono peggiorati. Abbiamo deciso di dare il nostro contributo in questi termini e proponiamo un piano di aiuti alle imprese».

«Una volta indicate le direttrici – ha proseguito il presidente di Unindustria Calabria – la traduzione in bandi e avvisi sarà determinante per fare in modo che queste azioni vengano messe a terra e si produca un effetto di crescita di lungo periodo che è quello che noi ci proponiamo per avere un sistema produttivo con più imprese, più tecnologico, più internazionalizzato, più digitalizzato, più sostenibile e con un’alta intensità di crescita da parte dei lavoratori».

Occhiuto: «Calabria deve mostrare di saper cambiare passo»

«Sono felice di questo rapporto con Confindustria e sono riconoscente al presidente Bonomi e al presidente Ferrara», ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. «La Calabria ha una grande responsabilità, deve dimostrare di saper cambiare passo, di saper diventare una terra dove lo sviluppo può essere prodotto. Il Paese ha una grande responsabilità nei confronti della Calabria perché la nostra regione può essere davvero l’hub dell’Italia e dell’Europa sul Mediterraneo». 

 

Il ministro Fitto: «Evitare la polverizzazione della spesa in mille rivoli di interventi»

Trattenuto a Roma da impegni istituzionali, invece, il ministro per gli Affari Europei, il Sud e le Politiche di Coesione Raffaele Fitto è intervenuto in collegamento fornendo cifre sulla spesa dei fondi inseriti nella programmazione unitaria: «C’è un sistema che non funziona – ha ammonito il ministro -. Lo abbiamo fatto emergere con una relazione che il Consiglio dei Ministri ha approvato e che la prossima settimana sarà anche oggetto di dibattito nelle commissioni parlamentari».

«A fronte di una cifra complessiva di 126 miliardi di euro in Italia abbiamo speso poco più del 30%» ha chiarito ancora il ministro. «Non credo che ci sia da fare polemica nei confronti di nessuno. C’è solo da prendere atto che il sistema così com’è non funziona e che c’è bisogno di intervenire per fornire una soluzione di carattere generale».

«Bisogna intervenire su due fattori – ha spiegato Fitto -. Il primo è la capacità di avere un parco progetti adeguato evitando la polverizzazione della spesa in mille rivoli di interventi e in secondo luogo mettendo in campo una capacità amministrativa che sia in grado di sopperire a quelle difficoltà per le quali non si è stati in grado di utilizzare al meglio queste risorse. Sono soluzioni che vorremmo mettere in campo da qui a breve» ha aggiunto.

Giornalista
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