Fivhter, il nuovo social network fondato da un giovane di Scalea

Sarà presentato il 28 dicembre a Londra ‘Fivhter', il social network delle top5, fondato da Francesco Stabilito, un 23enne di Scalea.
di redazione
18 dicembre 2014
12:51

Francesco Stabilito, 23 anni di Scalea, il 28 dicembre, dalla capitale britannica, mostrerà a tutto il mondo, la sua creatura. Si chiama Fivhter ed è un nuovo social network, per ora disponibile solo per Android, che metterà insieme i nostri 5 elementi preferiti. Dallo sport, alla moda, alla cucina, Fivhter, cercherà di raccontare la vita di ciascun utente sulla base delle Top5. Le top5 possono, come i post di Facebook, piacere o non piacere, qui denominate “high five o thumbs down e gli utenti di Fivhter, come su twitter, possono avere followers ed essere followers di altri.
Francesco dopo essersi laureato in Economia aziendale all’Università della Calabria, ha trascorso sei mesi negli Stati Uniti, approdato a Londra, ora lavora da Burger king ma aspetta fine anno per veder realizzato il suo sogno.

 


Francesco Stabilito racconta, su la Repubblica, la storia della sua nuova “creatura”

 

Perché un social network che ruota proprio intorno alle Top5?
"Ognuno di noi ha una Top5 per ogni argomento. Possono essere usate per qualsiasi cosa, per esprimere le proprie preferenze o soltanto per dividere un concetto in cinque parti, in modo da renderlo facile, chiaro e diretto".

 

Come avete sviluppato l'idea e come funziona l'applicazione.
"L'idea è nata guardando una partita di basket Nba in tv con gli amici: quante volte ci è capitato di esclamare, magari a un'azione del vostro giocatore preferito, che è il più forte di tutti? E quante volte ci siamo sentiti rispondere con uno sberleffo o sguardo perplesso dagli amici? L'idea parte dunque da qui: ognuno ha delle proprie preferenze, il proprio pantheon per ogni ambito. Perché non offrire allora una 'piazza digitale' per esprimerle e vedere cosa ne pensano gli altri? Fivhter è questo: snocciolare qualsiasi cosa in forma di Top5. Possono essere anche momenti dell'anno, cibi, film, tutto. Se si è in disaccordo ci sono varie opzioni: dare un 'thumbs down', ovvero un 'non mi piace', replicare a quella Top5 con una propria lista o addirittura sfidare quell'utente e vedere quali delle due classifiche otterrà più 'high fives'".

 

Quale spazio pensi possa trovare fra i giganti che occupano la scena, forti di centinaia di milioni di utenti quotidiani? A quali app hai guardato nel corso della realizzazione?
"Il mercato dei social network, ma in generale di app per smartphone, è in continua e costante crescita. Questo scenario rappresenta una grande opportunità: non importa essere dei colossi, l'importante è avere un'idea che possa piacere a molti utenti. Poi, raggiungendo una soglia critica importante, magari di milioni di utenti interconnessi, il passaparola farà il resto. Non c'è stato un unico punto di riferimento per l'app, ho cercato di analizzarne il più ampio numero possibile per cercare di trovare la migliore combinazione di funzioni per creare una piattaforma facile da usare e divertente".

 

Quanto è forte l'elemento della gamification in Fivhter e in generale nei nuovi social network?
"In Fivhter l'elemento di gioco è un punto caratterizzante: tramite le sfide l'utente chiama in causa un suo amico o comunque una persona che segue. Poi Fivhter offrirà una serie di traguardi e riconoscimenti che aumenteranno ancor di più la gamification all'interno dell'app. Alcuni nuovi social stanno puntando molto su questo aspetto in quanto l'età media dell'utente target sta scendendo sempre di più verso il basso".

 

Ti senti un tipico cervello italiano in fuga e come stai vivendo questa fase di lancio? Quali sono i piani immediati?
"Cervello in fuga: la cosa che mi riesce meno bene in assoluto è descrivere me stesso. Ho deciso di trasferirmi a Londra per le enormi opportunità che offre. Alcuni dati mostrano che addirittura sia un luogo migliore della famosa Silicon Valley californiana, almeno per le startup. Amo l'Italia ma la situazione in cui si trova quasi non permette di poter neanche provare ad aver successo, ma è una pura opinione personale. I piani immediati sono quelli di provare a ottenere finanziamenti tramite crowdfunding. Puntiamo comunque al rilascio di una versione per iOS nei primi mesi dell'anno e per lo stesso periodo al rilascio di una nuova versione di Fivhter per Android con feature inedite già in cantiere".

 

Come pensi che commenterebbe Nick Hornby?
"È stata una delle prime cose che Andrea Ferraro, il responsabile della comunicazione di Fivhter, mi ha detto: 'Proprio come nel libro di Hornby!'. Sarebbe bello se lo scrittore fosse tra i primi a scaricare l'app".

 

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