L’iniziativa

«Il Sud merita di tornare a nuova vita, il Governo ci ascolti»: i leader nazionali dei sindacati a Siderno

VIDEO |Landini (Cgil), Sbarra (Cisl) e Bombardieri (Uil) nella Locride per richiamare l’attenzione sul Meridione e sulla Calabria. Sanità e lavoro al centro dell'incontro (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Ilario  Balì
26 luglio 2021
19:57

Richiamare l’attenzione del governo per porre fine alle emergenze regionali. I segretari generali i Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri hanno incontrato in serata a Siderno gli amministratori locali della Locride insieme ai quali hanno parlato delle criticità della Calabria, a partire dal lavoro e dalla sanità.

Landini: «Superare diseguaglianze territoriali»

«Tutta Italia è a sud dell’Europa - afferma il segretario delle Cgil Maurizio Landini -, e abbiamo il problema di come rilanciarla. Per cambiare serve ripartire dal territorio, mettere al centro le persone e superarle le diseguaglianze territoriali».


Bombardieri: «Le Regioni del Sud hanno bisogno di nuova linfa»

«Per far ripartire il Paese è importante che nessuna persona e nessun territorio debba essere lasciata indietro – ha espresso Pierpaolo Bombardieri - Ecco perché questa sera siamo in Calabria, a Siderno: il Sud Italia merita di tornare a nuova vita. Sono tanti i temi da affrontare: lavoro, legalità, sviluppo. Le Regioni del Sud hanno bisogno di nuova linfa e noi siamo pronti ad agire. Vogliamo che il Governo ci ascolti».

Sbarra: «Calabria quintessenza della questione meridionale» 

«La Calabria è la quintessenza della questione meridionale, il distillato di tutte le problematiche nazionali. Lavoro, sanità, infrastrutture, politiche industriali, povertà, legalità: non c’è voce che non trovi in questi territori le ferite più profonde». Afferma il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

«Sono nodi da sciogliere insieme, all’interno di un Patto per la Calabria - continua Sbarra - che muova un pezzo importante del Next Generation Italia attraverso la strada degli accordi territoriali come facemmo con successo nei primi anni novanta, in modo da sbloccare infrastrutture ed investimenti produttivi, politiche sociali e occupazionali, fiscalità di sviluppo e strategie industriali. Vanno riscattate le aree interne, realizzata l’alta velocità, rilanciata la portualità e le reti viarie, avviato un grande piano per il risanamento idrogeologico. E poi bisogna fare le assunzioni nella pubblica amministrazione, stabilizzare il precariato storico, ammodernare le scuole, gli ospedali ed i servizi pubblici, con una guerra ad ogni forma di criminalità e malaffare. Questo serve alla Calabria e al Sud».

«Bisogna estendere il perimetro - conclude - delle responsabilità e pretendere dalle amministrazioni regionali e locali il massimo della trasparenza, della rapidità decisionale, della competenza».

Di recente anche le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno portato all’attenzione delle istituzioni nazionali e locali, oltre che dei candidati alla presidenza della Regione, una piattaforma di rivendicazioni volte a superare le maggiori criticità.

Il messaggio del vescovo Oliva ai tre leader sindacali

A mandare un messaggio ai tre leader sindacali anche il vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva. «Accogliamo questa presenza come un segno di speranza – le parole del presule Un paese unito costruisce il suo futuro sulla laboriosità dei propri cittadini, sull’uguaglianza e sulle pari opportunità di lavoro. Non si può pensare alla crescita di un paese ove intere aree sono senza lavoro o sottoposte al lavoro nero, mal pagato, senza diritti».

«Senza lavoro non c’è futuro. Senza lavoro si formano scarti sociali, aree di arretratezza e di sottosviluppo; si insinuano pericolosi percorsi di illegalità e criminalità organizzata» ha concluso il vescovo Oliva.

Giornalista
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