IL ‘TESORETTO’ DEI CALABRESI? IL RISPARMIO. TRENTA MILIARDI DI EURO DEPOSITATI NELLE BANCHE

In tempo di crisi diminuiscono i consumi, aumentano i risparmi, ma per il presidente di Unioncamere i soldi vanno spesi per uscire dalla recessione.
15 luglio 2014
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LAMEZIA TERME - C’è un “tesoretto” di circa trenta miliardi di euro in Calabria. Sono i risparmi dei calabresi. Depositati sui conti correnti delle banche. Una sorta di polizza per un futuro quanto mai incerto.

 


Più formiche che cicale. Il dato, emerso da un’indagine del Sole 24 Ore, è stato uno degli argomenti più dibattuti del Forum dell’Economia promosso da Unioncamere Calabria. Nella sola provincia di Reggio sarebbero oltre 7 i miliardi depositati nei vari istituti di credito. Per il presidente di Unioncamere Lucio Dattola è la vera ricchezza delle famiglie calabresi, una ricchezza che dal 2007 ad oggi è aumentata più del doppio. “Non è bloccando i soldi in banca – avverte Dattola – che ci si difende dal domani oscuro. Bisogna avere più fiducia ed iniziare ad investire la ricchezza accumulata in questi anni perché la vera difesa sta nell’investimento di queste risorse”.

 

Spendere per crescere. Nella nostra regione diminuiscono sensibilmente i consumi, ma crescono i risparmi e il portafoglio delle banche è dunque quanto mai gonfio. I depositi pro-capite sono raddoppiati ovunque. A Catanzaro si attestano a circa 15mila euro per abitante, a Cosenza hanno superato i 12 mila e a Reggio si attestano sugli 11 mila e 500 euro. I tre centri calabresi sono stabilmente nelle prime dieci posizione su base nazionale. “In Calabria i soldi ci sono, ma vanno spesi – sottolinea il presidente di Unioncamere -.  I cittadini devono riacquistare fiducia ed investire. Tutti insieme dobbiamo far ripartire l’economia perché non aumenti il divario tra la nostra regione e il resto d’Italia”.

 

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