Lamezia, tassisti sul piede di guerra: «Vengono da fuori a rubarci il lavoro»

Assemblea della Fist turbolenta stamattina davanti allo scalo aeroportuale lametino. Tanti i motivi di disagio per i lavoratori che chiedono un incontro urgente ai commissari
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di Tiziana Bagnato
24 febbraio 2018
12:10

Tassisti lametini sul piede di guerra. Stamattina davanti allo scalo aeroportuale di Lamezia Terme si è tenuta una concitata assemblea coordinata Fortunato Lo Papa, segretario regionale della Fist, la Federazione Italiana sindacati terziario che coordina i sindacati di seconda affiliazione Fisascat Cisl e Felsa Cisl.

 


Ad esasperare gli animi è quel clima di scarso controllo e approssimazione che sta facendo in modo che nonostante l’utenza dell’aeroporto internazionale sia folta, si disperda tra noleggiatori d’auto che si improvvisano tassisti e colleghi giunti per lasciare passeggeri da altre destinazioni e che poi aspettano lì di caricarne altri.

 

Ci sono poi le macchine parcheggiate in doppia e terza fila che bloccano gli autisti e la mancanza di postazioni per i taxi in zone nevralgiche della città. Al momento i taxi possono stazionare solo lungo le aree predisposte in aeroporto e nella stazione. Ecco perché i tassisti chiedono un incontro urgente ai commissari prefettizi e sollecitano anche la Regione e la Sacal ad aprire gli occhi, a non tirarsi indietro e ad intervenire su quanto sta accadendo.

 

«Bisogna ridare dignità ai lavoratori – ha rimarcato Lo Papa – verificare se i noleggiatori hanno i requisiti per caricare i passeggeri, rivedere le infrastrutture e, perché no, anche le linee autobus finanziate dalla Regione e che raramente vengono utilizzare dai passeggeri».
I lavoratori attendono ora risposte, altrimenti scenderanno in piazza e sono pronti a trascinare la protesta ad oltranza.

Giornalista
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