Via alle donazioni modali per ricapitalizzare la Sacal

Il Comune di Lamezia entro ottobre 2018 deve recuperare più di un milione di euro
di Tiziana Bagnato
4 febbraio 2016
11:56

Ha bisogno di un milione e 67 mila euro da versare per ricapitalizzare la Sacal il Comune di Lamezia Terme. Solo così potrà mantenere l'attuale sua quota societaria, il 20,7 per cento. In caso contrario, perderà peso nell'ente aeroportuale, una circostanza che non ha intenzione di fare accadere. Ecco perché l'amministrazione ha deciso di ricorrere alla donazione modale. Sostanzialmente, si tratta di un versamento volontario che cittadini, imprese, associazioni ed enti potranno fare al comune e che sarà vincolato alla ricapitalizzazione della Sacal.

 


I primi 250 mila euro dovranno essere versati alla società che gestisce lo scalo lametino entro ottobre 2016, fino ad arrivare poi in diversi step a dare tutta la cifra entro ottobre 2018. Una sorta di rateizzazione che è già una vittoria per il Comune, visto che in un primo tempo dal cda il diktat era stato ben diverso: l'intera cifra entro un mese.

 

Durante la conferenza stampa che ha illustrato l'iniziativa il sindaco Paolo Mascaro ha tenuto più volte a precisare il percorso tramite cui si è arrivati alla donazione modale. In particolare, ha ricordato come in una seduta consiliare dello scorso ottobre il consigliere di minoranza Mimmo Gianturco avesse proposto con una mozione di ricapitalizzare la Sacal tramite un azionariato popolare, delegando poi all'amministrazione le forme tecniche di realizzazione dello stesso visto che lo statuto Sacal vieta una simile forma di finanziamento. La mozione è stata approvata dal consiglio e successivamente deliberata la donazione modale che è stata fortemente attaccata sulla stampa da Gianturco e anche dal leader di Labor Pasqualino Ruberto. Ma il sindaco non ci sta e ha voluto precisare come il coordinatore regionale di Casa Pound avesse sostenuto in consiglio la donazione modale, consapevole degli ostacoli normativi all'azionariato popolare.

 

La quota societaria della Sacal non è però solo nelle mani dei cittadini. Lo ha tenuto a precisare il consigliere di Lamezia Unita Luigi Muraca che ha ricordato che dal 2014 il Comune è in pre dissesto, ma che verranno passati a setaccio tutti i possibili stratagemmi per individuare risorse da destinare allo scopo.

Giornalista
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