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di Giusy D'Angelo
19 giugno 2022
16:36

Petali, arte e fede: tripudio di colori a Potenzoni per il ritorno dell’Infiorata - Foto

Nel piccolo centro del Vibonese si rinnova il tradizionale appuntamento religioso dopo un difficile periodo pandemico. La presidente dell’associazione “Potenzoni in fiore”, Artesi: «È l’edizione della rinascita»

Eventi

La 28esima edizione dell’Infiorata di Potenzoni segna la rinascita del piccolo borgo del Briaticese. In occasione della Festa del Corpus domini, il paese si veste a festa. Fiori, colori, sfumature. Ma soprattutto amore per le proprie radici e una fede incrollabile. Sono questi gli ingredienti che rendono possibile l’ormai storico evento religioso.


Potenzoni, la realizzazione dei tappeti floreali

I tappeti floreali vengono studiati per settimane e create dagli abitanti di Potenzoni distinti in quattro rioni: Agave, Glicine, Torre e Chiesa. Le opere sacre vengono realizzate con petali ed altri materiali rigorosamente vegetali. Molti dei fiori utilizzati provengono dai campi. Il “percorso” si snoda nel centro storico di Potenzoni con un solo scopo: omaggiare il passaggio del Santissimo. Il risultato lascia il visitatore senza fiato: tutte le vie vengono trasformate in una suggestiva galleria d’arte e cielo aperto. Un’esperienza che nulla ha da invidiare a blasonate manifestazioni di calibro nazionale.

Il ritorno dell’Infiorata

L’Infiorata torna ufficialmente a Potenzoni dopo la difficile fase pandemica. La storica manifestazione, prima del Covid, richiamava centinaia e centinaia di turisti e visitatori anche dai paesi limitrofi. Realizzata sotto l’egida dell’associazione “Potenzoni in fiore”, l’appuntamento con l’arte e con la fede è stata per lungo tempo d’esempio per le comunità vicine. Tant’è che oggi molti centri, sull’esempio di Potenzoni, realizzano autonomamente “infiorate”. L’edizione 2022, per il paese, segna l’avvio di una nuova fase: «Siamo stati un popolo resiliente – commenta Francesca Artesi, presidente “Potenzoni in fiore” – lo scorso anno, vista l’emergenza pandemica, abbiamo realizzato solo qualche tappeto. Uno a rione. Quest’anno è l’anno della rinascita. Il Covid non ci ha distrutti, la comunità è ancora più carica e unita».

La novità della 28esima edizione sta anche nella giuria. Negli anni passati, infatti, il titolo del rione più bello veniva assegnato da una commissione di esperti: «Quest’anno invece a decretare il vincitore saranno i visitatori tramite un sistema di votazione online», fa presente la presidente del sodalizio. La festa con la premiazione si terrà la settimana prossima.

Vallone: «Immagini sacre “scolpite” sull’asfalto

Parole di elogio sono state pronunciate dal sindaco, Lidio Vallone, che insieme al parroco padre Luigi Scordamaglia e all'ultracentenaria del paese la signora Peppina, ha dato il via alle visite dei rioni: «Si tratta di un evento che ha ormai superato i confini di campanile. È nato su impulso di padre Lorenzo Di Bruno che trasmise ai parrocchiani i principi fondamentali di questa iniziativa. Oggi l’Infiorata si è allargata e vede la collaborazione anche di volontari e associazioni. Anche l’ordine pubblico viene curato dalla Protezione civile e Croce rossa». Rimarcato il senso profondo dell’appuntamento: «Ha un grande significato sia religioso che artistico, le tecniche – ha chiosato il primo cittadino - con il tempo si sono affinate e tutte le opere vengono curate nei minimi particolari. Tant’è che le figure, scene tratte dalla Bibbia o immagini sacre, sembrano scolpite sull’asfalto. Uno spettacolo unico, una vera lode a Dio».

 

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