Viscomi, le tirate di giacca, i maglioni e la Politica

Non siamo convinti che il vestiario basterà a tenerlo fuori dalla baraonda politica che ruota intorno alla Giunta regionale, una baraonda nella quale, Viscomi, certamente non è stato tirato per la giacca dalle indiscrezioni di qualche riga di un pezzo di retroscena politico targato lacnews24.it
di Pablo .
10 gennaio 2018
19:43

Si è proprio arrabbiato il vice Presidente della Giunta Regionale, Antonio Viscomi, dopo che abbiamo pubblicato un pezzo di retroscena politico in relazione alla sua presunta (o reale) visita alla convention di Liberi e Uguali che si è tenuta a Lamezia. Or dunque, come gli è stato fatto presente con un messaggio affidato ad un suo collaboratore, val la pena ribadirgli pubblicamente: i pezzi di retroscena politici possono essere giusti o sbagliati, ma rimangono pezzi di retroscena, niente di più niente di meno. Una persona intelligente e colta come il professor Viscomi dovrebbe saperlo bene.

 


Il Vice Presidente avrebbe fatto molto meglio se avesse fatto pervenire alla nostra testata una nota di smentita, piuttosto che, affidare messaggi ad improbabili ambasciatori. Invece, il numero due della Cittadella, non ha inteso degnarci della sua considerazione. Ce ne faremo una ragione. Tuttavia sul suo profilo Twitter, ha ritenuto di manifestare pubblicamente il suo disappunto, anche se, in questo caso, ha scelto la strada dell’ironia. “Da domani e sino al 29 gennaio porterò solo maglioni… così eviterò di essere tirato per la giacca… con buona pace di chi mi vede in un posto quando sono altrove…” –scrive sul suo profilo-, oggettivamente, una risposta molto più intelligente rispetto al metodo da lui utilizzato in un primo momento, nel tentativo di far redarguire dai “piani alti” l’irriverente e incauto retro scenista di lacnews24.it. A ciò, aggiungiamo noi: Viscomi è un bell’uomo, siamo convinti che i maglioni gli staranno benissimo.

 

E tuttavia non siamo altrettanto convinti che il vestiario basterà a tenerlo fuori dalla baraonda politica che ruota intorno alla Giunta regionale, una baraonda nella quale, Viscomi, certamente non è stato tirato per la giacca dalle indiscrezioni di qualche riga di un pezzo di retroscena politico targato lacnews24.it, giusto o sbagliato che sia. Viscomi farebbe bene a riflettere sul fatto che a tirarlo in ballo, magari, siano stati coloro che, da mesi, e costantemente, ne celebrano mediaticamente le brillanti gesta amministrative, mentre contestualmente, della Giunta regionale di cui egli fa parte, gli stessi megafoni raccontano peste e corna. Come avrebbe detto De Andrè, “Dai diamanti non nasce niente/dal letame nascono i fiori”. All’unico “fiore” del letamaio, dunque, ci sarebbe da chiedere: siamo stati forse noi a scrivere che in Calabria “tutto va male madama la marchesa” ad eccezione di Viscomi? E ancora. Abbiamo scritto noi che “bisogna fare il rimpasto ad eccezione di Viscomi? Sono in molti a pensare che qualcuno vorrebbe tirargli la volata.

 

Non abbiamo mai registrato disappunti da parte del professore Viscomi a queste continue e “adulanti” tirate di giacche o di maglioni. Sicuramente dipenderà dalle mani. Si, sarà certamente così. Va bene, abbiamo capito. Il vice Presidente della Giunta non era a Lamezia con i compagni di Grasso e Bersani. Alcune “qualificate” presenze ci avevano riferito il contrario. Una foto molto somigliante ha fatto il resto. Ne prendiamo atto. Ma stia sereno il professor Viscomi, non sarà l’ironia o le note dei “musicanti mediatici” della locride, evidentemente care al professore giuslavorista, che eviteranno al prof di essere tirato in ballo nella dinamica politica. Soprattutto con queste premesse.

 

Gli adulatori mediatici del numero due della Cittadella, parlano di gettoni che attraverso i juke box delizierebbero innominabili ascoltatori di buona musica per le loro orecchie a danno di brava gente come Viscomi. Noi siamo convinti invece, che costoro si intendono molto meglio di noi di musica a pagamento e, sicuramente, non di quella che va a gettoni ma di quella suonata a determine finanziarie da 100 mila euro, sufficienti, come nei mesi scorsi, a trasformare la Marcia Funebre Op.35 di Frédéric Chopin suonata giorno e notte al presidente della Giunta regionale, in una Tarantella napoletana ballata al decimo piano tra un cantiere e l’altro. Il tutto in 24 ore. Roba da campioni da trapezio da circo. Se il vicepresidente della Giunta Regionale, abbia poi incontrato grembiulini scozzesi o fiorentini, come ironicamente ci riferiscono i suoi paladini mediatici, onestamente, non siamo in condizioni di esprimere giudizi, considerato che, non siamo molto bravi in geometria, ma sulle polpette e sui cicioli della signora Simona, siamo convinti di essere imbattibili. Sulle balle colossali, invece, ci stiamo attrezzando con una consulenza alla Corte d’Olanda e sulle visite lampo al Musaba.

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