Il passo indietro

L’orsa che ha ucciso un runner nei boschi del Trentino non sarà abbattuta: il Tar ha accolto il ricorso della Lav

L'esemplare identificato con il codice Jj4 già in passato si era reso protagonista di altre aggressioni. Adesso si fa strada l'ipotesi del suo trasferimento in una riserva lontana dai centri abitati

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di Redazione
14 aprile 2023
15:05
Esemplare di orso presente in Trentino (foto Ansa)
Esemplare di orso presente in Trentino (foto Ansa)

Jj4, l'orsa che ha aggredito il runner Andrea Papi, non sarà abbattuta. Il Tar di Trento ha infatti sospeso l'ordinanza firmata lo scorso 8 aprile dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

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Lo rende noto, sui canali social, la Lega anti-visisezione (Lav), che ha presentato ricorso contro il provvedimento nei giorni scorsi. È la seconda volta che il Tar di Trento sospende un'ordinanza per l'abbattimento dell'orsa Jj4. La prima, del 24 giugno 2020, era stata firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, dopo l'aggressione sul monte Peller di due escursionisti, padre e figlio.


Un'altra ordinanza per la cattura dell'esemplare era stata firmata da Fugatti l'11 agosto del 2020. A quanto specificato dal governatore, il Consiglio di Stato, con giudizio monocratico prima e collegiale poi, ha sospeso anche l'ordinanza di cattura, con sentenza poi recepita anche dal Tar di Trento.

Rimane aperta la questione riguardante un terzo esemplare, M62, per cui è stata inviata richiesta di prelievo in quanto troppo confidente nei confronti dell'uomo. L'orso, che non ha mai aggredito nessuno ma è responsabile di diversi danneggiamenti, sta tenendo impegnata una squadra di operatori specializzati del Corpo forestale trentino in una complessa operazione di dissuasione.

 

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