Era sbarcato a Reggio uno degli immigrati che hanno seminato morte e terrore a Milano

Bilancio pesantissimo per quattro violente rapine compiute da due marocchini. L’extracomunitario approdato in Calabria era stato arrestato una settimana fa per furto
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di Redazione
28 aprile 2018
11:12

Due belve, due criminali senza scrupoli, uno dei quali sarebbe sbarcato a Reggio Calabria appena un anno fa. I presunti responsabili delle quattro violente rapine che si sono consumate a Milano ieri notte, sarebbero due uomini di nazionalità marocchina arrestati venerdì mattina nella città meneghina mentre erano intenti a fare colazione ai tavolini all’aperto del McDonald’s di piazza Duca d’Aosta. I poliziotti li hanno trovati seguendo il segnale dei cellulari che avevano rubato durante tre ore di violenza inaudita che si sono consumate tra le 23.40 e le 2.30. 

 


Ad avere la peggio è stato un bengalese di 22 anni, Samsul Haque, immigrato regolare che lavorava come cameriere in un bar, ucciso a coltellate nei pressi della Stazione centrale. Ma la notte di sangue dei due rapinatori era iniziata a Cinisello Balsamo, prima con l'aggressione ai danni di un peruviano 36enne, derubato del cellulare e ferito al volto con una bottiglia, poi con l'accoltellamento di un italiano in via Lecco, al quale i due nordafricani hanno sferrato due fendenti all’addome e al torace per portargli via il portafogli. L’uomo, ancora in pericolo di vita, è stato operato d’urgenza all'ospedale Niguarda. Se l’è vista brutta anche la quarta vittima, una studentessa inglese che studia in Italia e stava rientrando a casa. Anche lei è stata ferita con una coltellata all'addome per rubarle il cellulare. A chiamare i soccorsi è stata una collega di università, anche lei inglese. La ragazza è stata trasportata in gravi condizioni in ospedale, ma fortunatamente è fuori pericolo.

 

I due presunti responsabili hanno 28 e 30 anni e sono entrati in Italia nel 2017. Il 30enne era arrivato a dicembre passando dall'hotspot di Augusta, in Sicilia. Il 28enne, invece, è sbarcato a Reggio Calabria nel giugno scorso e appena una settimana fa, il 21 aprile, era stato arrestato dalla polizia per tentato furto aggravato, processato per direttissima il giorno dopo e rimesso in libertà in attesa di una nuova udienza, ha avuto la possibilità di spezzare una vita e minare altre tre esistenze.

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