Orgoglio italiano

Giornata dell’Unità nazionale, Mattarella: «Stringiamoci alla Costituzione per fronteggiare le sfide che abbiamo davanti»

La presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ha formulato i propri auguri a tutti gli italiani: «Siamo chiamati a riannodare i fili di ciò che ci unisce e a riscoprirci come comunità»

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di Redazione
17 marzo 2023
17:41
Mattarella ha deposto questa mattina una corona d’alloro all’altare della Patria (foto Ansa)
Mattarella ha deposto questa mattina una corona d’alloro all’altare della Patria (foto Ansa)

«La Repubblica, in innumerevoli prove e, da ultimo, durante la pandemia, ha confermato sentimenti di unità e coesione stringendosi ai valori costituzionali. Gli stessi che, ispirando la nostra società, garantiscono le risorse morali necessarie a fronteggiare le sfide complesse che la contemporaneità ci mette innanzi». Questo il messaggio formulato da Sergio Mattarella in occasione della giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera che si celebra oggi.

«Viviamo oggi - ha continuato il capo dello Stato - a causa del conflitto scatenato dalla Federazione Russa in territorio ucraino, un'aperta minaccia che ci impone una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace».


«Oggi l'Italia celebra le fondamenta robuste sulle quali la nostra comunità si erge e dalle quali essa prende ispirazione» ha commentato invece la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, che ha aggiunto: «Il 17 marzo di 162 anni fa iniziava il cammino dell'Italia come Stato unitario e si realizzava l'auspicio di un giovane genovese, visionario e ribelle, come Goffredo Mameli, poter vedere gli italiani non più 'calpesti e derisi' e 'divisi', bensì raccolti in 'un'unica bandiera'. Il 17 marzo è la solennità nazionale più unificante che abbiamo e nel corso della quale quale siamo chiamati a ricordare le ragioni del nostro stare insieme. Perché, come ha spiegato Ernest Renan, la Nazione è una 'grande solidarietà, un plebiscito che si rinnova ogni giorno e che si fonda sulla dimensione dei sacrifici compiuti e di quelli che ancora siamo disposti a compiere'. Questa è la sfida che abbiamo davanti, è l'impegno che dobbiamo onorare ogni giorno: riannodare i fili di ciò che ci unisce e riscoprirci una comunità. Solo così possiamo liberare le migliori energie della Nazione e dimostrare che nessuna meta è preclusa all'Italia. Buon 17 marzo a tutti gli italiani».

Il 17 marzo 1861 a Torino nasceva lo Stato italiano in seguito alla proclamazione del Regno d'Italia con Vittorio Emanuele II, re di Sardegna e Piemonte, venne incoronato il primo re d'Italia e in Parlamento si annunciò: "Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; promulghiamo quanto segue: Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge dello Stato". La monarchia costituzionale in Italia, dopo il referendum del 2 giugno 1946, lasciò il posto alla Repubblica parlamentare.

 

 

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