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di Redazione
25 novembre 2022
11:55

CInque annate per la cantina più antica della Calabria: a Rende la degustazione che valorizza il gaglioppo doc

Un appuntamento per scoprire alcuni dei prodotti più importanti e per proseguire nel processo di valorizzazione dei vitigni autoctoni della nostra regione

Eventi

Dici Cirò e pensi a Ippolito 1845. Con oltre 170 anni di storia la cantina rappresenta la più antica realtà vinicola oggi esistente in Calabria. Una dinamica esperienza imprenditoriale che ha saputo caratterizzare le sue produzioni con una forte impronta identitaria che esalta i vitigni autoctoni dell’area calabrese più conosciuto al mondo.

Ubicata nel centro di Cirò Marina, cuore della viticoltura calabrese, l’azienda include una tenuta agricola di oltre 100 ettari, distribuiti tra dolci colline e spazi pianeggianti a ridosso del mar Ionio dove la vite ha saputo caratterizzare il paesaggio ed esprimere al meglio il suo potenziale che, la grande esperienza della famiglia Ippolito, da cinque generazioni trasforma in vini dal carattere autentico. Nella gamma delle etichette dell’azienda spicca Ripe del Falco, espressione autentica del Gaglioppo. 


A questo vino è dedicata la verticale in programma questa sera a partire dalle ore 18:00 presso l’Hotel Europa a Rende. In collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier si racconterà l’evoluzione nel tempo di questo celebre vino dai tratti potenti, eleganti, longevi, frutto di una selezione in vigna dei migliori grappoli di Gaglioppo che per lungo tempo affinano in cantina il loro carattere regalando un vino avvolgente, austero e di grande fascino.
Nel corso della degustazione Gianluca Ippolito, responsabile della produzione aziendale, accompagnato da Domenico Pate, docente di FIS, racconteranno al pubblico di appassionati e stampa specializzata, cinque annate storiche (2001, 2007, 2010, 2013, 2014) che descrivono oltre dieci anni di evoluzione di una delle etichette che si è distinta da subito per eleganza e complessità nel panorama vinicolo delle produzioni calabresi fin dalla sua prima uscita sui mercati regionali, nazionali e internazionali.

«Un vino di grande espressività che sottolinea al meglio – spiega Paolo Ippolito – la nostra mission aziendale: recuperare e valorizzare i vitigni autoctoni e renderli eleganti, esclusivi, altamente identitari e testimoni di un territorio in cui il vino si fa da sempre. Ripe del Falco – ha aggiunto – regala ad ogni vendemmia un piccolo passo nell’evoluzione della tecnica enologica. Questo viaggio nelle cinque annate che si degusteranno per la selezione offerta al pubblico che prenderà parte all’evento di Rende, racchiude in un bicchiere la storia dei nostri vini».

Nata nel 1845 da Vincenzo Ippolito l’azienda di Cirò è oggi una delle cantine più rappresentative del panorama vinicolo calabrese che ha saputo fare della territorialità il carattere più espressivo delle sue produzioni e del marketing legato al vino. «Siamo impegnati da sempre per la valorizzazione dei vitigni autoctoni – spiega Vincenzo Ippolito, presidente dell’azienda - la tutela del territorio, il rispetto delle tradizioni, della natura e delle sue biodiversità. Sono questi i punti cardini di una lunga storia che continua nei secoli e da generazioni racconta Cirò e la nostra famiglia nel mondo».
La Fondazione Italiana Sommelier – guidata dal presidente Francesca Oliverio – ha scelto la cosiddetta “riserva storta” per la forma delle bottiglie nelle quali veniva conservato Ripe del Falco, per testimoniare «come anche in Calabria – ha aggiunto la presidente Oliverio - possano essere prodotti dei vini pensati per esprimersi magistralmente anche nel lungo periodo».

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