LONG FORM

B come Catanzaro: dove osano le Aquile

B come Catanzaro: dove osano le Aquile
di Giampaolo Cristoforo
Coordinamento editoriale: Altomonte, De Girolamo, Rende, Serra
Video editing: Vallone

Dopo 17 anni la squadra giallorossa torna a giocare nella Serie Cadetta e a calcare i campi di tutta Italia. Un successo che dà lustro allo sport della Calabria e spinge la città capoluogo nel gotha del calcio italiano. Una domenica indimenticabile per i 10mila tifosi che hanno seguito la formazione calabrese nella trasferta storica di Salerno. Le immagini, i video e tutti i protagonisti della festa

Che bello è stato quando è arrivato il triplice fischio. Che bello è stato quando è “esploso” lo stadio. Che bello è stato quando il Catanzaro ha conquistato la promozione in Serie B.
Le aquile calabresi hanno vinto il campionato meridionale di Serie C con cinque giornate di anticipo, la matematica è arrivata domenica 19 marzo allo stadio Arechi di Salerno contro la Gelbison, dove 10mila tifosi hanno messo in scena lo spettacolo giallorosso. Lo hanno fatto per i loro beniamini, coloro i quali hanno dominato dalla prima all’ultima giornata il girone.
Numeri da capogiro: 88 gol in 33 giornate (media di 2.6 a partita), solo 13 reti subite. Ma questi dati non sono definitivi perché mancano ancora cinque giornate al termine della stagione regolare. I punti racimolati fino a ora sono 86, le partite vinte 27, 5 i pareggi e solo una sconfitta in trasferta contro la Viterbese.
Nel girone d’andata la squadra ha stabilito il record di punti per la categoria raccogliendone 51. E nelle prossime giornate potrebbe battere il primato della Ternana (campionato 2020/21 a 19 squadre) e del Südtirol (campionato 2021/2022 a 20 squadre) che hanno raggiunto quota 90 punti. E se dovesse vincere tutte le partite da qui alla fine, andrebbe a lambire i 102 punti della Juventus di Conte della stagione 2013/14 raggiungendo quota 101.
Numeri a parte, questa cavalcata dei giallorossi non ha avuto ombre. Il gioco super offensivo espresso, la costanza difensiva, la prorompente forma fisica di tutti i componenti della squadra ha fatto si che ne venisse fuori la stagione perfetta.

I protagonisti della cavalcata giallorossa

Gli Avengers del calcio calabrese nella stagione 22/23 sono con certezza i giocatori del Catanzaro. Non esageriamo nella similitudine. Una squadra che ha fatto, fino ad ora, 88 gol e ne ha subiti solo 13, merita di essere paragonata a un gruppo di supereroi. Iemmello e compagni hanno espresso il miglior calcio della Serie C. Già dagli inizi di stagione si intravedeva il potenziale della rosa, che col passare delle partite è uscito fuori sempre più. La macchina perfetta guidata da Vivarini ha letteralmente investito le squadre avversarie in ogni match passandoci sopra più volte a suon di gol e giocate spettacolari. Ecco i principali protagonisti della cavalcata giallorossa.
Una stagione così, in Serie C, non si vedeva da tempo. Una squadra costruita come una vera e propria corazzata, con le certezze cementate nelle ultime due stagioni (culminate con le sfortunate eliminazioni ai play off) ed un lavoro sul mercato che ha puntellato una rosa che ha mostrato di non avere davvero limiti davanti a sé. Proprio per questo, in tutta Europa, si è celebrata la squadra giallorossa: una sola sconfitta per una macchina da gol, assist e spettacolo che ha fatto strabuzzare gli occhi per tutta la stagione a tifosi e addetti ai lavori.
Il cinismo sotto porta di Pietro Iemmello, attaccante e trascinatore di un gruppo che ha mostrato una compattezza fuori dal comune, la definitiva esplosione di Jari Vandeputte che ha messo la firma su ben 19 gol (tra i migliori assist man di tutti i campionati professionistici d'Europa), le cavalcate di capitan Martinelli che suona la sveglia ai compagni nei momenti topici delle partite, la roccia Scognamillo, la saracinesca perennemente abbassata di Andrea Fulignati e le mosse azzeccate di una dirigenza che a gennaio ha puntellato ulteriormente la rosa.

Vincenzo Vivarini, dalla polvere agli altari

Vincenzo Vivarini è con certezza tra i principali protagonisti di questa promozione. È riuscito a inculcare nella testa dei suoi un gioco veloce tra i reparti, un costante pressing offensivo, che ha portato i calciatori a stazionare per la maggior parte dei minuti di gioco nei pressi dell’area avversaria, ma anche degli ottimi schemi da calcio piazzato che in alcuni momenti della stagione sono serviti per sbloccare i match. Insomma un calcio moderno che è stato interpretato e portato al massimo splendore dagli atleti presenti in rosa.

L’allenatore abruzzese, nato ad Ari (Chieti), il 30 novembre 2021, viene nominato nuovo tecnico del Catanzaro in sostituzione dell'esonerato Antonio Calabro che aveva racimolato una serie di risultati negativi. Il 5 dicembre 2021 debutta sulla panchina delle aquile vincendo 2 a 0 contro il Foggia dove inizia a collaudare il suo 3-5-2. Chiude la stagione 21/22 al secondo posto in classifica, dietro il Bari, qualificandosi per i play-off dove pero il Catanzaro viene eliminato in semifinale dal Padova.
Lo schema utilizzato da Vivarini permette di sfruttare al massimo le fasce, sulle quali questa stagione hanno volato principalmente Vandeputte e Situm, sacrificandosi anche quando c’era da difendersi. Quando il Catanzaro attacca si trasforma in una sorta di 3-3-4. È palese che gli 88 gol realizzati sino ad ora in questa stagione dipendano principalmente da questo modulo dinamico e innovativo allo stesso tempo. 

Catanzaro, il girone d'andata dei record

I presupposti per la stagione quasi perfetta si palesavano già quando il Catanzaro ha stabilito lo storico record nel girone d’andata. Infatti, con 51 punti, i giallorossi hanno superato un’altra calabrese, la Reggina di Mimmo Toscano, che nella stagione 2019/20 di punti ne conquistò 49.
Nelle prime 19 giornate i giallorossi non hanno mai perso: 16 vittorie e 3 pareggi. Hanno segnato una valanga di gol, 55, e ne hanno subiti solo 8.

La meravigliosa cavalcata dei giallorossi è iniziata allo stadio Cervaolo contro il Picerno dove con una prestazione senza ombre hanno battuto il Picerno 4 a 0. Biasci e Iemmello segnarono nel primo tempo, poi Mulè a inizio ripresa e Cianci nei minuti di recupero. Il Catanzaro comincia a macinare numeri. Dopo aver steso il Taranto in trasferta 3 a 0, nel match valido per la terza giornata del girone C di Lega Pro la squadra calabrese vince ancora senza subire gol: allo stadio Ceravolo contro il Latina finisce 5 a 0. Nella giornata successiva arriva il primo (mezzo) passo falso per i giallorossi: in trasferta contro la matricola Audace Cerignola non va oltre il pareggio (finale 2-2).

Questo è l'unico momento del girone d'andata dove i giallorossi lasciano la vetta della classifica e si vedono superare dal Crotone che vincendo 1 a 0 contro il Monterosi scavalca le aquile. Nella gara seguente il Catanzaro riconquista la vetta nel segno di Vandeputte. In casa contro il Messina, il belga segna due gol e poi serve l'assist per Iemmello che sigla la rete del definitivo 3 a 0. Le aquile ritrovano i 3 punti e il primo posto, grazie al pareggio per 1 a 1 maturato a Potenza dal Crotone. 
Le aquile, nelle successive due trasferte, continuano a volare sul campionato calando due poker: Turris-Catanzaro 0-4; Fidelis Andria-Catanzaro 0-4. E alla vigilia dell'ottava giornata la classifica vede i giallorossi e il Crotone in vetta con 19 punti e il Pescara subito dietro a 16. Il Catanzaro trova sul proprio cammino la Viterbese in casa. Una partita epica terminata con il risultato di 3 a 2. Le aquile passano subito in vantaggio con Sounas nel primo tempo, ma si fanno prima rimontare e poi sorpassare a inizio ripresa. Però mister Vivarini pesca due jolly dalla panchina: Cianci pareggia e poi il colpo di testa di Curcio fa esplodere i tifosi accorsi al Ceravolo. Il Catanzaro vince 2 a 0 la partita seguente contro la Juve Stabia in casa, ma incappa in una (anche in questo caso mezza) battuta d'arresto pareggiando ad Avellino 2 a 2. E nel 12esimo turno c'è il derby contro il Crotone che si è rifatto sotto in classifica e occupa la seconda posizione a solo un punto di distanza.
In un Ceravolo sold out le aquile e gli squali si affrontano a viso aperto ma a spuntarla sono i giallorossi vincendo 2 a 0. Nel finale di primo tempo Iemmello porta in vantaggio le aquile e poi Curcio raddoppia al minuto 67’. La formazione allenata da Vivarini, dopo il derby, continua a vincere e a convincere. Nella delicata trasferta laziale supera il Monterosi di misura 1 a 0 e poi batte in casa la Gelbison 3 a 0. Ma la vera dimostrazione di forza si palesa nel match dell'Adriatico contro il Pescara.

La classifica, alla vigilia, vede il Catanzaro primo con 38 punti, il Pescara secondo a 35 e il Crotone terzo a 34. I giallorossi dominano la gara segnando tre gol di testa. Situm apre le marcature, poi capitan Martinelli mette a segno la doppietta personale e la partita termina 3 a 0. La macchina giallorossa non si ferma. Il Catanzaro vince i due successivi turni in casa contro Giugliano (3-0) e Virtus Francavilla (4-1), ma inciampa per la terza volta in stagione a Foggia pareggiando 0 a 0. Il record viene stabilito con l'ennesima goleada allo stadio Ceravolo nel match valido per la 19esima giornata del girone meridionale di Serie C: il Catanzaro entra nella storia rifilando 6 gol al Potenza.

La favola di Noto: «Torniamo a far volare le aquile»

Se i tifosi devono ringraziare qualcuno per questo risultato, quello è Floriano Noto. Tutti gli sforzi che il patron ha fatto sono stati ripagati. L’imprenditore catanzarese sin dal primo anno (acquisizione nel 2018) si è impegnato affinché le Aquile del sud tornassero a volare sul calcio che conta. Infatti già nella stagione 2018/19 la squadra conquista il terzo posto in classifica, ma perde nel secondo turno dei play-off nazionali. Storia che si ripeterà negli anni successivi fino ad arrivare al campionato attuale dove, però, la musica è cambiata.
Ma raggiunto l’obbiettivo il presidente Noto non vuole fermarsi certamente qui. Infatti ha già raggiunto un accordo con la Regione Calabria per l’adeguamento e l’ampliamento dello Stadio Nicola Ceravolo, il nido delle aquile che nella prossima stagione dovrà ospitare sempre più tifosi. Floriano Noto si merita e tutto l’affetto che la città, la provincia e la Calabria calcistica gli sta dimostrando in questi giorni. 
Ma se il Catanzaro è riuscito a compiere l’impresa merito va dato anche al direttore generale Diego Foresti. Giunto nel capoluogo di regione nell’agosto 2020, Foresti ha saputo trasmettere all’ambiente il suo carisma e la sua ambizione. Sempre al fianco della squadra, segue ogni partita dalla panchina. Sempre pronto nel motivare i giocatori, nel consolarli a seguito delle delusioni e ad abbracciarli quando fanno festa. Sono tanti infatti i bei siparietti tra il dg e i calciatori verificatisi a bordo campo a seguito delle reti realizzate. L’ennesima dimostrazione di quanto sia riuscito a creare un gruppo forte e coeso. Guerriero!

Un ultimo elogio, solo perché è arrivato nella scuderia giallorossa la scorsa estate, va fatto al direttore sportivo Giuseppe Magalini. Si è subito fatto valere nelle trattative di mercato della finestra estiva riuscendo a riscattare giocatori in prestito come Biasci e Vandeputte e mettendo a segno i colpi Brighenti, Pontisso e Situm. Sue anche le scommesse, vinte, Brignola e Kateris. 

Mamma cinema, la torcida dei tifosi giallorossi

“Mamma Cinema!”: È lo slogan che i tifosi hanno attribuito alla stagione dei guerrieri giallorossi. “Cinema” ste per show, spettacolo, quello messo in scena atto dopo atto dai giocatori, con alla regia Vincenzo Vivarini. Ma “the Oscar goes to: Ultras Catanzaro”. Il popolo giallorosso non ha mai abbandonato la squadra, anche nei momenti più bui. La maledizione dei playoff (11 volte fuori ndr.), fallimenti societari e stagioni terminate con punteggi bassissimi non hanno mai frenato l’entusiasmo degli UC che ogni domenica, prima del calcio d’inizio, hanno sempre intonato il coro: «Siamo la Massimo Capraro e mai nessun ci fermerà, noi saremo sempre qua, finché il magico ci sarà, perché magica è la squadra degli ultras».
L'esultanza dei 10mila supporters del Catanzaro al triplice fischio
Quest’anno poi la febbre giallorossa è salita a temperature altissime. Non solo i residenti in città, ma quelli tutta la provincia e in alcuni casi anche fuori, si sono innamorati di questo gruppo. Non si possono certo dimenticare le immagini del ritorno della squadra dopo il derby in trasferta a Crotone, quando per tutta la statale 106, anche se a tarda ora, la gente è scesa in strada per aspettare e salutare i propri beniamini. E rimarrà nella storia quanto successo domenica 19 marzo. Oltre 10mila aquile sono volate allo Stadio Arechi di Salerno per sostenere Iemmello e compagni nel match decisivo. Le stesse aquile poi sono tornate in fretta nel capoluogo per piangere, urlare e festeggiare nel loro nido: il Nicola Ceravolo.