IL TAR DEL LAZIO CHIEDE GLI ATTI RELATIVI ALLO SCIOGLIMENTO DEL COMUNE DI SAN CALOGERO

Il popoloso comune del vibonese è stato sciolto il 27 marzo del 2013 per presunte infiltrazioni mafiose
27 settembre 2014
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ROMA - Il Tar del Lazio ha disposto l'acquisizione dal Ministero dell'Interno, degli atti che hanno portato allo scioglimento del Comune di San Calogero per infiltrazioni mafiose disposto il 27 marzo 2013 dal Consiglio dei Ministri. Nel settembre del 2012, l'allora prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, aveva disposto l’accesso antimafia nel Comune di San Calogero al fine di accertare eventuali condizionamenti della 'ndrangheta. La relazione del capo dell'ufficio del governo è uno degli atti che il Tar ha chiesto di poter acquisire, insieme alla relazione conclusiva della commissione d'accesso, e a tutti i documenti prodotti in fase istruttoria. Il Tar ha inoltre disposto il deposito degli atti classificati come "riservati" e coperti da "omissis". Il ricorso al Tar del Lazio è stato proposto dall'ex sindaco Nicola Brosio, dagli ex assessori Giuseppe Grillo e Antonino Stagno e dagli ex consiglieri comunali Santo Bertuccio, Antonio Calabria, Pasquale Ranieli e Francesco Romano.

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