SGOMINATA UNA PRESUNTA ORGANIZZAZIONE DI NARCOTRAFFICANTI. 'LIBERATO' IL PORTO DI GIOIA TAURO

Operazione 'Puerto Liberado': la Guardia di Finanza sequestra oltre 4 tonnellate di cocaina proveniente dal Sud America. Tredici fermi e 61 indagati. Nei guai anche alcuni dipendenti dello scalo.
24 luglio 2014
00:00

GIOIA TAURO - Era diretta in Europa la cocaina sequestrata dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria. Le 4 tonnellate di droga erano nascoste in un container proveniente dal Sud America e diretto  in Europa. Le fiamme gialle hanno portato all’esecuzione di 13 provvedimenti di fermo nei confronti di presunti appartenenti ad un'organizzazione criminale responsabile dell'illecita importazione in Italia della cocaina. Al gruppo vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. 

 


L’operazione. L'indagine della Guardia di finanza, durata tre anni e denominata "Puerto liberado", ha consentito, oltre ai 13 fermi, di denunciare complessivamente 61 persone, coinvolte a vario titolo nel traffico di droga. Le 4 tonnellate di cocaina purissima una volta immesse sul mercato, avrebbero fruttato circa 800 milioni di euro.

 

Il coinvolgimento dei portuali. Dalle indagini emergerebbe come una "squadra" di dipendenti del porto di Gioia Tauro, che lavoravano all'interno dello scalo, avrebbe garantito la fuoriuscita di consistenti carichi di cocaina all'esterno della struttura, eludendo i controlli di polizia.  

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