Catanzaro, Fiorita: “Il progetto politico del Pd non è stato attraente”

Il leader di Cambiavento scalda i muscoli in vista dell’ingresso in Consiglio comunale
di Luana  Costa
28 giugno 2017
22:35

È nato a Catanzaro il forum permanente di opposizione civica istituito dal movimento civico Cambiavento. La forza politica venuta alla luce nel corso della campagna elettorale per le elezioni comunali nel capoluogo di regione e che è riuscita a strappare la rappresentanza in seno alla civica assise ha deciso di strutturarsi per arrivare preparata alla sfida amministrativa.

Gli appartenenti al movimento si sono ritrovati questa sera nella sede messa a disposizione dall’associazione “la Calabria che rema” per dettarsi gli obiettivi ma soprattutto la linea politica da adottare a partire dalla proclamazione degli eletti. Opposizione, nulla di più: è questo il mantra del movimento che nutre però l’aspirazione di diventare forza di governo in città. “Cancellate le ultime due settimane - ha dichiarato Nicola Fiorita – quella non era la nostra partita. Adesso bisogna dare continuità al progetto e costruire un’alternativa vincente in città. La prossima volta giocheremo per vincere e vinceremo”.


 

Sorpreso. “Sono rimasto sorpreso dalle dichiarazioni del segretario regionale del Pd Ernesto Magorno – ha chiarito Nicola Fiorita – che ha indicato tra le cause della sconfitta la frammentazione del centrosinistra. Mi sembrava che si fosse parlato di una coalizione unita e costruita grazie alla predisposizione di undici liste. Scoprire oggi la frammentazione è alquanto curioso. Forse non si era mai vista una coalizione tanto compatta come quella che ha partecipato al ballottaggio e che, pur rinunciando a noi, alla frammentazione, non ha conseguito un ottimo risultato”.

 

Analisi del voto. Dopo quindici giorni di silenzio il leader del movimento civico Nicola Fiorita torna a parlare degli avversari all’indomani del turno di ballottaggio che ha visto prevalere il centrodestra di Sergio Abramo alla coalizione di centrosinistra guidata da Enzo Ciconte. “La presenza di Cambiavento nella campagna elettorale ha determinato una grande partecipazione al voto. È probabile che se non ci fosse stato il nostro movimento Sergio Abramo avrebbe vinto al primo turno perché l’elettorato si sarebbe rifugiato nell’astensionismo come ha fatto al ballottaggio. L’esito finale delle elezioni mi dispiace – ha aggiunto ancora – perché speravo che ci fosse un cambiamento e che non vincesse Abramo però è evidente che il progetto messo in piedi dal Pd non si è dimostrato attraente”.

 

Luana Costa

 

 

Giornalista
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