Commissariamento confermato, Nicolò: «Mancanza di raccordo con il Governo»

Il consigliere regionale: «L’annuncio del ministro della Salute sancisce lo sfilacciamento del centrosinistra nella nostra regione»
di Redazione
13 dicembre 2017
13:56

«L’annuncio del ministro della Salute Lorenzin di conferma del commissariamento della sanità calabrese sancisce, al pari del pronunciamento del ministro dell’Economia Carlo Calenda, lo sfilacciamento del centrosinistra nella nostra regione e la mancanza evidente di un raccordo politico con il Governo centrale. Ormai è una partita, quella del centrosinistra, laddove giocano tutti contro tutti, scaricandosi a vicenda responsabilità gravi rispetto ad un disimpegno politico-istituzionale che li caratterizza in un comune denominatore ai danni della Calabria, ritenuta a quanto pare lo zerbino del Paese. Da tempo siamo dinanzi ad un vero teatrino della politica, a danno della nostra Regione che nella propaganda elettorale doveva essere prediletta e invece poi venne ripudiata». Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò.

 


«È evidente la scollatura tra il centrosinistra locale e quello nazionale ed è ormai chiaro come il presidente della Regione non trovi efficaci interlocutori nel “governo amico”, riducendo così le opportunità per la Calabria di uscire dallo stallo in cui è costretta dalla totale mancanza di iniziativa politica ed amministrativa di questa Giunta regionale che ha il suo perno centrale nel Pd. Peraltro, pur riconoscendo le ripercussioni negative di una gestione commissariale che risponde a logiche politiche e partitocratiche, il Presidente Oliverio e la sua Giunta non sono esenti da responsabilità di tutti i mali possibili della sanità calabrese che trova corrispondenza con la realtà di gestione delle Asp e delle Aziende ospedaliere al cui vertice si trovano dirigenti scelti proprio dallo stesso Governatore.


Se ancora oggi qualcosa si riesce a fare per salvaguardare la salute dei calabresi, questo lo si deve al personale sanitario, al di sotto degli organici, ridimensionato e costretto a sopperire alla confusione organizzativa ed all’impoverimento strutturale e tecnologico per mandare avanti ospedali e strutture ambulatoriali davvero allo stremo. E gli ammalati? Si fa quel che si può, verrebbe da dire.

 

Il presidente della Regione – afferma Nicolò – sappia che Forza Italia si opporrà con determinazione democratica, dentro e fuori il Consiglio regionale, ad ogni atto che non sia unicamente orientato al rafforzamento degli ospedali ‘hub’ e agli ‘spoke’, questi ultimi ridotti ormai al lumicino, con pazienti dirottati a centinaia di chilometri con sistemi di trasporto costosissimi e spesso sperando soltanto nella Grazia di Dio. Non possiamo oltre tollerare – rileva Alessandro Nicolò – che il countdown per la sanità calabrese giunga allo zero con risultati disastrosi e irrimediabili. Da qui, e lo diciamo da tempo, la necessità di affrontare in Consiglio regionale una discussione aperta al contributo di tutte le forze politiche talché si possa pervenire ad una sintesi di iniziativa a sostegno di un confronto nazionale con il Governo e il parlamento per restituire efficacia e sicurezza ad un comparto ormai affidato esclusivamente solo alla bontà ed alla professionalità dei medici e degli operatori del settore».

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