Cosenza, polemica al vetriolo sull'abbattimento dell'ex Hotel Jolly

VIDEO | La senatrice pentastellata Margherita Corrado contesta la concessione del nulla osta paesaggistico. Repliche durissime di Mario Occhiuto e Jole Santelli

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di Salvatore Bruno
9 agosto 2018
20:21

Che il Museo di Alarico non piaccia alla senatrice Margherita Corrado non è un mistero. Ma da qui a cercare di imporre alla Soprintendenza ed al Ministero dei Beni Culturali il blocco dell’opera, ce ne corre. L’esponente pentastellato sostiene tutte le sue perplessità in merito alla scarsa trasparenza con cui è stato portato avanti il progetto di abbattimento dell’ex Hotel Jolly, meravigliandosi della concessione del nulla osta paesaggistico da parte della Provincia, acquisito evidentemente dopo il benestare della Soprintendenza. Secondo la Corrado si corre il rischio di sostituire un ecomostro con un altro ecomostro. Ma, al di là dei gusti personali e dei pareri raccolti qua e là da qualche cittadino dissidente, nessuna motivazione concreta viene addotta dall’archeologa, se non il fatto che l’opera sia stata appaltata sulla base di un progetto preliminare e che il cantiere sia già stato avviato fino ad arrivare nell’imminenza dell’abbattimento. Che poi, da altri punti di vista, questa della rapidità di esecuzione dei lavori pubblici, potrebbe anche rappresentare un merito e non un demerito. La senatrice ha chiesto lumi alla Direzione Generale del Ministero che, a sua volta, ha chiesto informazioni agli uffici di Piazza Valdesi.

Occhiuto: «Ci chiedono di abbattere il Planetario e il Ponte di Calatrava»

In attesa degli esiti di questa indagine conoscitiva, il sindaco Mario Occhiuto risponde per le rime, parlando di atteggiamento vergognoso, degno della peggiore politica.


 

La dura replica di Jole Santelli

Sul punto, con una replica durissima, interviene anche il vicesindaco, Jole Santelli: «Lascia stupefatti la pesantissima pressione della Corrado sull’andamento degli uffici di Soprintendenza, con un preciso regista locale di stampo grillino, ossessionato e invidioso dei risultati ottenuti dall’Amministrazione comunale di Cosenza, che rinnega le promesse di Di Maio relative al proposito di volere aiutare tutti i sindaci – dichiara tra l’altro l’esponente di Forza Italia - A questo riguardo, giova ricordare che le pressioni esercitate riguardano tutti i lavori in corso. Se non fosse vero ci sarebbe persino da ridere visto che si arriva a chiedere praticamente la demolizione del Ponte di Calatrava e del Planetario, progetti che risalgono a più di vent’anni fa in epoca della sindacatura Mancini».

Tentativo di bloccare il programma di opere pubbliche

«È evidente come ci sia un disegno politico che più che a governare mira a bloccare tutto il programma di opere pubbliche del comune di Cosenza, un programma finanziato con risorse strutturali, poiché si evidenziano artatamente vizi in una molteplicità di progetti presentati alla Soprintendenza. In conseguenza di indebite pressioni della politica dei Cinquestelle su alcuni funzionari – accusa la Santelli – la Soprintendenza sta esercitando un’azione indegna e conseguente di rallentamento e di blocco su tutti i lavori in corso inventando pretesti di ogni tipo».

Attivismo scambiato per disinvoltura

«Anziché esprimersi nel merito dei progetti si chiedono irrituali tavoli tecnici per rallentare le procedure, rimandando pretestuosamente a valutazioni propedeutiche di altri enti che non sono affatto necessarie. L’eccessiva disinvoltura di cui viene accusato il sindaco Occhiuto non è altro che competenza, operosità e grande attivismo. Tutto ciò ha consentito di rendere la città di Cosenza luogo di grande attrazione e di sviluppo sostenibile, con tantissimi riconoscimenti in ambito nazionale per le politiche sostenibili e le buone pratiche urbane».

Giornalista
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