Diamante, la città dei murales

Il comune cosentino è considerato uno dei musei all’aperto più grandi d’Italia e d’Europa.
di Redazione
11 marzo 2016
12:11

Diamante, piccolo comune del cosentino, che Gabriele D’Annunzio e Matilde Serao definirono “la perla del Mediterraneo”, famoso per le sue spiagge dai colori sempre diversi, il mare cristallino e i fondali misti di roccia e posidonia che pullulano di vita, è una delle più apprezzate mete turistiche calabresi ed uno dei centri abitati più dipinti d’Italia grazie ai murales che ricoprono e rivitalizzano il suo centro storico. L’idea dei murales nacque dal pittore Nani Razzetti che propose al sindaco del tempo, Evasio Pascale, di dare nuova vita al centro storico mettendo in atto l’operazione murales, che iniziata nel 1981 attirò a Diamante una moltitudine di pittori sia dall’Italia che dall’estero che iniziarono a dipingere il centro storico con l’obiettivo di far rinascere nella gente il gusto di conservazione del proprio passato proiettandoli contemporaneamente verso il futuro. Sono moltissimi i murales presenti oggi, nel comune cosentino, dove è possibile immergersi non solo nelle sue splendide acque ma anche nel profondo dei suoi colori, che rendono Diamante un’incredibile galleria d’arte a cielo aperto.

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