Domenico Bevacqua: ‘Un Pd lacerato manderà in frantumi il progetto di governo di Oliverio, Magorno intervenga’

‘Stiamo rischiando, ancora una volta di finire nel vortice delle accuse e controaccuse, dei veti incrociati e delle invettive, in un clima di veleni e sortite che, di fatto, portano all’immobilismo più totale’
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di Redazione
24 settembre 2015
14:37

Non ci sta il consigliere regionale Mimmo Bevacqua ad assistere inerme all’ultimo conflitto scoppiato in casa Pd e chiede “l’intervento del segretario Magorno per bloccare il vortice che rischia di risucchiare tutti”.


“Le priorità e le problematicità che caratterizzano l’attuale momento storico-sociale – tuona l’esponente del Pd – sono tali e tante, da imporre  a ciascuno di noi il  dovere di far prevalere l’alto senso di  responsabilità, anche quando ciò dovesse comportare una compressione di personalismi o posizioni individualiste”.



“Non possiamo consentire – continua Bevacqua – che la Politica e il Progetto di rilancio della nostra Regione, che abbiamo condiviso in tanti con gli elettori-cittadini calabresi, siano travolti dall’emotività, dai rancori o peggio dalle gelosie. Basta con i soliti cliché! Basta con le polemiche sterili  che finiscono sempre col  proiettare a livello nazionale un’immagine della classe dirigente calabrese  litigiosa, incompetente e inconcludente”.


“E’ necessario, invece – ha aggiunto l’esponente Pd - recuperare lo spirito unitario a cui ha fatto appello  Marco Minniti alla chiusura della festa regionale e  dimostrare, da parte nostra, impegno, lealtà, passione e voglia di riscatto per la nostra terra."


“Abbiamo un unico dovere: quello di governare, cercando di farlo nel migliore dei modi – ha proseguito il consigliere regionale – Altri non ne ravvedo. Ravvedo piuttosto il rischio, concreto, di un Pd lacerato che inevitabilmente manderà in frantumi il Progetto di governo, che è evidente, non è di un uomo solo, ma appartiene ad un gruppo, ad una coalizione ad una Regione”.


“Senza un Pd forte e sano che si riappropria del ruolo di guida e leader di una coalizione – sottolinea Bevacqua – non si va lontani. In gioco c’è la tenuta del centrosinistra e dello stesso governo regionale”


“Per questo non serve alla Calabria un uomo solo al comando. Il fallimento  già registrato nelle passate legislature di esperimenti del genere avrebbe dovuto indurre a optare per una maggiore cautela in determinate scelte e ad una forte collegialità nell'azione di governo e nei processi legislativi."


“Ripartiamo -  ha concluso Bevacqua -  con questa consapevolezza, ammettendo errori e debolezze, per ripartire più uniti e forti, al fine di dare ai calabresi e ai nostri iscritti speranza e fiducia, oggi  non riscontrabili nelle nostre azioni e nei comportamenti quotidiani di ciascuno”.

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