Il premier accolto da sorrisi, abbracci e da un Pd completamente renziano

Nessuna contestazione e nessuna osservazione. Tutti appassionatamente renziani e convinti della vittoria in una giornata che ha segnato il punto più alto della comunione di intenti tra il governatore e il segretario regionale che pure sono stati nemici giurati per lunghissimo tempo
di Riccardo Tripepi
2 dicembre 2016
21:53

Un Pd compatto e completamente renziano è quello che ha accolto oggi il premier in riva allo Stretto. Presenti tutti i big, nessuno escluso. Da Oliverio a Magorno a Minniti. Passando per l’intera deputazione calabrese, i consiglieri regionali e un esercito di amministratori. Presente anche il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno che aveva “macchiato” la vigilia con la critica campanilistica rivolta al premier reo di aver snobbato Catanzaro.

 


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Non doveva esserci nessuna sbavatura, ma soltanto sorrisi. E gli ordini di scuderia sono stati rispettati. Oliverio si è anche concesso ai cronisti prima del comizio «nessun baratto sul referendum. Gli impegni del governo sono reali e il voto di domenica riguarda il futuro del Paese».

 

E Magorno ha dispensato sorrisi e buon umore prima e dopo l’intervento del premier. «Un grazie va alle centinaia di giovani volontari che hanno curato con entusiasmo e passione l’organizzazione, e poi a tutti gli esponenti istituzionali e dirigenti – ha detto il segretario - Un afflato straordinario che ha regalato alla Calabria una bella pagina di impegno politico. Un sentimento di autentica gratitudine verso il deputato Demetrio Battaglia, responsabile regionale dei comitati per il sì, per la cura e la dedizione profusi in ultimo oggi ma nel corso dell’intera campagna elettorale».

 

Nessun distinguo, nessuna contestazione e nessuna osservazione. Tutti appassionatamente renziani e convinti della vittoria in una giornata che ha segnato il punto più alto della comunione di intenti tra il governatore e il segretario regionale che pure sono stati nemici giurati per lunghissimo tempo.

 

Magorno, prima delle regionali, fece tutto quello che era in suo potere per evitare la candidatura di Oliverio e sostenne Callipo alle primarie. Oliverio, a lungo, ha pensato di poterlo sfiduciare in assemblea. Poi la riforma ha fatto il miracolo e nel Pd calabrese è scoppiato il renzismo diffuso e il volemose bene che durerà almeno fino alla notte di domenica quando si avrà l’esito della consultazione. A quel punto, qualunque sia il risultato, partirà la fase due con la conta interna. Ed è assai probabile che i vincitori non faranno prigionieri.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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