Debito ‘sparito’ a Lamezia, Ruberto: ‘Quelle di Speranza sterili e futili considerazioni’

Il consigliere comunale di Labor Pasqualino Ruberto replica all’ex sindaco Gianni Speranza in merito all’incresciosa vicenda che ha investito come una fulmine a ciel sereno l’amministrazione lametina. Si parla di 14 milioni, la cifra di un debito che sarebbe misteriosamente scomparso dai bilanci
18 aprile 2016
17:27

“Sono troppe le parole che si stanno susseguendo sulla problematica della veridicità dei bilanci del Comune, troppe le parole, sul debito “acqua” sparito, spese che possono ingenerare confusione, anche se la confusione è spesso il sistema creato ad arte per sfuggire dalle responsabilità o dagli errori.


L’ex Sindaco Speranza farebbe bene ad entrare nel merito delle cose prima di addentrarsi in sterili e futili considerazioni, capisco che la materia di bilancio è difficile e complessa e forse sarebbe il caso lui si astenesse dall’analizzare ciò che per sua formazione umanistica diventa difficile da analizzare”.



A parlare è Pasqualino Ruberto che replica alle dichiarazioni dell’ex sindaco Gianni Speranza diffuse nei giorni scorsi che aveva indicato il consigliere come assessore al bilancio proprio in quegli anni.

 

Speranza: ‘Sul debito acqua si sta alimentando una campagna di mistificazione della realtà’


“Non è mia intenzione, comunque, entrare in polemica ma riportare le cose in maniera oggettiva con dati, atti, numeri ed importi che in quanto tali nessuno può smentire.


La Regione Calabria con nota protocollo 2182 del 19/05/2006 chiedeva al Comune di Lamezia Terme la somma di Euro 12.898.944,00 per residui di forniture di acqua non pagata per i periodi 1981/2003, successivamente con DGR n.495 del 30/07/2007 la Regione definiva il debito del Comune di Lamezia Terme nell’importo complessivo di Euro 16.731.336,00 (tale debito si ottiene sommando al debito precedente il debito ulteriore per la somministrazione di acqua dal gennaio all’ottobre del 2004, precisamente periodo ultimo di gestione diretta acqua della Regione prima del subentro So.Re.Cal.).


Il comune di Lamezia Terme ha poi negli anni 2006 e 2007 versato la somma di Euro 2.565.200,00 rideterminando così un debito residuo di Euro 14.166.136,00. Tale credito viene richiesto dalla Regione al comune di Lamezia Terme, con apposita nota nr.2639 del 24/04/2009 ed allegando estratto conto complessivo. Il debito residuo è così determinato Euro 1.924.427,53 per un residuo esercizio 2000 (bilancio Lo Moro), Euro 3.335.960,63 esercizio 2001 (bilancio commissario a seguito dimissioni anticipate Lo Moro), Euro 3.3132.979,60 esercizio 2002 ( bilancio Scaramuzzino da me predisposto quale assessore al bilancio, con regolare inserimento della previsione di spesa e con fattura relativa, della Regione Calabria nr. 157 del 05/12/2003 quando non c’era più l’ amministrazione Scaramuzzino), euro 3.043.050,66 esercizio 2003 (bilancio commissari), euro 2.729.728,63 esercizio 2004 (bilancio commissari).
I debiti di cui sopra sono sempre stati regolarmente inseriti in bilancio e nessun dato contabile è stato occultato o variato, l’unico anno di mia competenza è stato il 2002, in quel bilancio la previsione di spesa era regolarmente prevista – continua Ruberto - e la fattura da pagare è stata inviata dalla Regione Calabria nel dicembre successivo quando non ero più assessore al bilancio. Quindi le allusioni di Speranza lasciano il tempo che trovano, non hanno alcun fondamento e non servono ad aiutarlo nelle argomentazioni che porta per far luce sulla intera vicenda.

 

La Regione Calabria ha poi nuovamente chiesto il credito con le note 257105 del 24/12/2012 e 286799 del 15/09/2014 e nota 67095 del 30/09/2015 (questa ultima con giunta Mascaro).


Quindi il debito di Euro 14.166.136,00 doveva essere ancora tra i residui passivi dei bilanci approvati prima da Speranza e poi da Mascaro (previsionale 2015), ma i residui sono spariti nel 2013 e precisamente sui cap 1665 per Euro 1.967.487,02, cap 1719 per Euro 5.962.705,53 e cap. 5003 art 3 per Euro 1.565.576,53 il tutto per un valore complessivo di Euro 9.495.769,45 e circa 5 milioni sono stati “utilizzati” per pagare utenze comunali e servizi resi dalla Multiservizi per manutenzioni. Questi elementi sono stati dati da Mascaro in risposta alla mia interrogazione in consiglio comunale. Difronte a tutto questo io non dovevo dichiararmi “allibito”? o forse non dovevo fare interrogazione per evitare che si parlasse dell’argomento? Capisco che collaboratori e professori vari hanno forse costruito all’ex Sindaco un realtà che non c’era ma chiedere anche questo mi sembra troppo.

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