Ospedale a Rende, Barbanti: ‘C’è per caso l’intento di favorire interessi privati?’

Il deputato Sebastiano Barbanti: ‘In consiglio comunale sembrava ci si trovasse davanti ad un tentativo di agevolare la strada agli imprenditori iGreco’
18 novembre 2015
16:55


‘Ieri, dopo 5 ore di consiglio comunale a Rende, sembrava ci si trovasse davanti ad un tentativo di agevolare la strada agli imprenditori iGreco usando la retorica con destrezza. Protagonista il Sindaco Manna.

 


Un copione studiato a tavolino con tanto di claque esultante, che alla fine dell’endorsement si prodigava in lunghi applausi attendendo il provido intervento della Consigliera Serena Russo che, seguendo attentamente le istruzioni avute dal gruppo, chiedeva la sospensione del Consiglio Comunale per approfondire ulteriormente il punto, impedendo di fatto la discussione già iniziata con l’appoggio incondizionato del sindaco al progetto, ma tecnicamente ancora da intavolare.

 

Nel lungo discorso di sostegno all’opera, il Sindaco Manna, ha fatto perno su diverse leve per dimostrarne la validità sociale, come ad esempio il fatto che nelle legislature passate si sia proceduto ad approvare varianti altrettanto indecorose come quella inerente a villa Fabiano oppure quella con cui si è proceduto poi a costruire la sede comunale di Piazza Borromeo, facendo passare l’assunto che se le cose si vogliono veramente fare la soluzione si trova ponendo le basi su precedenti discutibili anziché sulle norme.

 

Dopo di chè paragonando la – giusta - battaglia sulla circolare veloce a quella sull’ospedale, solo perché in entrambe sono presenti oppositori ai progetti, si è prestato a generalizzazioni colpevolmente manchevoli di obiettività e inadeguate per quanto riguarda l’opportunità politica.

 

Infine la ciliegina sulla torta viene dall’affermazione che gli ospedali privati, siccome convenzionati con il SSN, sono di fatto pubblici e quindi tra il privato ed il pubblico non c’è alcuna differenza e che quindi le “paure” di chi si oppone sono strumentali e infondate.

Concludendo, la direzione resta al privato che non paghiamo con i prezzi del pubblico ma con quelli del mercato privato, che quest’ultimo considera interessante solo per l’enorme flusso di denaro che caratterizza questo settore, situazione questa, ignorata probabilmente dal Sindaco che causerebbe nocumento alla cittadinanza tutta nel momento in cui gli obiettivi del privato non coincidano con quelli dei cittadini.

 

Un’idea comunque possiamo farcela prendendo in esame i terreni sul quale è stato previsto il progetto, altro argomento su cui il sindaco ha calcato la mano definendo la zona come – attualmente - priva di qualsivoglia servizio e di interesse generale, il cui valore aumenterà in maniera spropositata in base alla volumetria che si vuole concedere rispetto alla precedente valutazione’.

 

In pratica il terreno in causa ha una superfice di 46.493mq complessivi che, con l’indice fondiario di 1 mc/mq, consentirebbe di costruire per una volumetria 46.493mc, e secondo questa delibera ha un valore di circa ? 1.578.140. Non sappiamo quanto sia stato pagato il terreno dall'attuale proprietario, ma sappiamo che un secondo dopo che la variante porterà la cubazione del terreno alla spaventosa cifra di 137.297mc, lo stesso decuplicherà il valore passando a ? 10.983.760 con un plus valore contabile per il possessore di ? 9.405.620.

 

Detto questo ci è subito chiara la vicenda e gli interessi che ieri hanno spinto il sindaco e la sua giunta ad intervenire in maniera poco opportuna “prima” della sospensione e che magari serviva a palesare le intenzioni dell’amministrazione in modo da calmare gli animi di chi, fra l’altro, ieri sera utilizzava la sede consiliare come casa sua, entrando ed uscendo dalle stanze che possono essere utilizzate solo dai consiglieri, probabilmente per attività di lobbying. Tutto ciò confermato anche dagli inviti del giorno prima a partecipare ad incontri organizzati dal gruppo promotore atti a far luce sul progetto, ma che, probabilmente, servivano a far pressione sui consiglieri magari in un ambiente più riservato e meno istituzionale’.

 

spazzacamino

 

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