Provinciali a Catanzaro, il gruppo Aiello chiede il conto agli alleati

I consiglieri comunali di Catanzaro da Vivere hanno chiesto che siano assunte azioni consequenziali dopo la mancata elezione del sindaco di Tiriolo, Mimmo Greco, alla Provincia

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di L. C.
6 novembre 2018
19:30
Un momento dello spoglio alle Provinciali
Un momento dello spoglio alle Provinciali

«Il dato politico delle elezioni provinciali è unico e inequivocabile: l’ente è passato dal centrosinistra al centrodestra. Vittoria è stata, anche se risicata, ma il risultato è ancora più significativo proprio per questo ristretto margine, soprattutto se si pensa ai tentativi, in parte riusciti, con cui gli avversari hanno pescato nel nostro schieramento con accordi trasversali, espressione plastica di un vecchio modo di fare politica che non ci appartiene». Così scrivono in una nota i consiglieri comunali di Catanzaro da Vivere, movimento ispirato dall’ex senatore Piero Aiello, che dopo aver puntano il dito contro «la campagna acquisti del centrosinistra» non si dimostra tenero verso la dinamica di fuoco amico che era sul punto di costare la vittoria al presidente in pectore della Provincia, Sergio Abramo. «I cosiddetti “franchi tiratori”, hanno dimostrato un profondo disprezzo nei confronti di tutto il centrodestra. In particolare con quella parte politica che li ha fatti eleggere e diventare consiglieri comunali».

 


Il mancato ingresso del sindaco di Tiriolo

Ma l’analisi del post-voto a Palazzo di Vetro non finisce qua: «Non possiamo non evidenziare – continuano i consiglieri - come anche nelle elezioni dei consiglieri provinciali, all’interno del centrodestra e, in particolare, nella fascia del Comune di Catanzaro, non sono mancati passi falsi, assolutamente inaspettati. Inutile dire che ci saremmo aspettati ben altra lealtà. Riteniamo pertanto opportuno che, per evitare di disperdere l’indiscutibile successo delle liste di centrodestra e del presidente Abramo, si debba essere consapevoli di ciò che è accaduto assumendo le iniziative consequenziali. Sono, queste, azioni chiarissime e sono già state ribadite da diversi ed autorevoli esponenti del centrodestra. È il momento di agire, senza se e senza ma». Il riferimento neanche tanto velato è al voto in più ricevuto dal consigliere provinciale Giuseppe Pisano, in quota Parente, che ha precluso l'ingresso in assemblea provinciale al sindaco di Tiriolo, Mimmo Greco.

 

Politica degli accordicchi non ammessa

«In questa tornata elettorale Catanzaro da Vivere ha supportato Abramo con due candidati al Consiglio: Ezio Praticò ha ottenuto circa 5.300 voti, Mimmo Greco circa 4.300. Dopo le elezioni, siamo stati per primi noi stessi a chiedere una seria riflessione all’interno del nostro gruppo. E ancora una volta nessuno potrà smentire la lealtà, la trasparenza e il senso di appartenenza che Catanzaro da Vivere ha mostrato al fianco di Sergio Abramo, prima come sindaco, poi come presidente della Provincia. Unione, lealtà e trasparenza devono essere le linee guida per un confronto approfondito da parte di tutto il centrodestra. Individuando chi ha scelto la strada sbagliata i provvedimenti saranno naturali: la politica degli “accordicchi” non può essere ammessa”.

 

l.c.

Giornalista
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