REGIONALI: AL VOTO IL 12 OTTOBRE? SI, NO, FORSE. MAGORNO: ‘SUBITO ALLE URNE’. LA STASI ‘OK, MA SENZA PRIMARIE’

A due giorni dalla presentazione delle candidature per le primarie istituzionali resta la confusione. E’ caos sulla data delle elezioni. Sempre più diviso il Partito Democratico
27 agosto 2014
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LAMEZIA TERME - Elezioni regionali, primarie e date di svolgimento. Una telenovela senza fine con un regista ‘occulto’ che evidentemente punta a far saltare il banco. Ogni giorno un colpo di scena. I protagonisti principali dell’ultima puntata sono il segretario del Pd Ernesto Magorno e la presidente della giunta regionale facente funzione Antonella Stasi.

 


‘Si voti ad ottobre’. La location tra Catanzaro e Lamezia dove ieri si sono riuniti i rappresentati organizzativi dei partiti del centrosinistra. Dovevano decidere se aderire alle primarie istituzionali, ma alla fine hanno deciso di non decidere stilando un documento con il quale si chiede alla governatrice facente funzioni di fissare le elezioni in ottobre. La risposta della Stasi. Immediata e scontata la replica di Antonella Stasi: ‘Nessun problema. Si voti il 12 ottobre, ma – ha aggiunto – è necessario che tutti i partiti rinuncino alle primarie istituzionali’.

 

Nodo primarie. Come dire: o le elezioni ad ottobre o le primarie il 21 settembre. E qui il centrosinistra deve fare i conti con Mario Oliverio che quella data l’ha cerchiata in rosso sul calendario e che alle primarie proprio non vuole rinunciare. Dalla sua parte c’è il deliberato dell’assemblea dei 300 e, indirettamente, anche il leader del movimento diritti civili Franco Corbelli che avrebbe in mano le tremila firme necessarie per partecipare alle primarie istituzionali. Se le presenterà le primarie si faranno e il voto regionale sarà destinato a slittare.

  

Gli altri nodi. Il balletto delle date prosegue anche perché il presidente del consiglio regionale Franco Talarico in una lettera inviata alla Stasi ha suggerito di posticipare le elezioni a novembre per dare la possibilità all’assemblea di palazzo Campanella di correggere la tanto discussa legge elettorale evitando la scure della corte costituzionale. E poi, ancora, c’è l’Emilia Romagna, altra Regione che si appresta ad andare al voto. Altra soap, il cui epilogo imminente potrebbe ripercuotersi sulle vicende calabresi ispirando nuove puntate di questa infinita telenovela estiva. (mf)

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