L’intervista

Siderno, Fragomeni: «Irto l’uomo giusto per il Pd. Occhiuto? Corretto e non fazioso»

VIDEO | Il primo cittadino eletto lo scorso ottobre a tutto campo: «In Comune applico criteri meritocratici. Avviato un percorso di cambiamento»

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di Ilario  Balì
31 marzo 2022
17:30

È stata la prima donna ad indossare la fascia tricolore a Siderno, il comune più popoloso della Locride. Cinque mesi dopo la sua elezione a sindaco Mariateresa Fragomeni vuole lasciare alle spalle un periodo complicato per la sua città, tra commissariamenti per mafia e intimidazioni, fissando alcuni obiettivi ben precisi. «Non mi aspettavo un clima ostile all’inizio – racconta riferendosi all’escalation criminale contro il Comune - Chi ha compiuto quegli atti rappresenta una piccolissima parte della cittadinanza. La maggior parte dei sidernesi vuole il cambiamento e ha votato affinchè questo cambiamento si possa realizzare. Noi non abbiamo indietreggiato e tutta Siderno si è stretta attorno all’Amministrazione per difendere la democrazia».

Una nuova macchina amministrativa

Tra le prime mosse del nuovo sindaco la messa a punto della macchina amministrativa comunale. «Non ho trovato una situazione semplice – afferma - si è dovuto ricostruire un rapporto con i dipendenti, inferiori al 50% rispetto alla pianta organica. Il 31% del personale è formato dai tirocinanti, ossigeno per il Comune. Abbiamo reperito del personale esperto che serve da cabina di regia per i fondi Pnrr. Inseriremo presto la figura dei direttori generali (area tecnica e economico-amministrativa). Qui sono stata chiara: questo comporterà una maggiore responsabilità per i singoli, perché sarà valorizzato il lavoratore che maggiormente s’impegnerà attraverso criteri esclusivamente meritocratici».


Impianto Tmb e Casa della Salute

Sul tavolo della Fragomeni i temi caldi dell’impianto di smaltimento rifiuti di contrada San Leo, su cui il Tar si pronuncerà a giorni circa progetto di ampliamento voluto dalla Regione, e l’iter per la riconversione in casa della salute dell’ex ospedale. «Non siamo favorevoli al progetto di “revamping” – precisa il sindaco sidernese – siamo invece perché ci sia un finanziamento per una strada di collegamento dallo svincolo della nuova 106 fino all’ingresso dell’impianto, e poi che venga assolutamente ammodernizzato. Casa della Salute? Finalmente dieci giorni fa si è arrivati alla firma tra Asp e lo studio che dovrà effettuare il progetto esecutivo. La procedura è ripresa, sarà fondamentale, come abbiamo chiesto, l’inserimento di un centro autistico all’interno della struttura».

Il ruolo del Pd

Cresciuta con una cultura di sinistra, Mariateresa Fragomeni è anche uno dei dirigenti di spicco del Partito Democratico regionale. «C’è un nuovo corso – evidenzia - Sono stati fatti i congressi ed è in corso un progetto di rigenerazione del Pd. Ho fortemente sostenuto Irto, e credo sia l’uomo giusto per iniziare un processo di rinnovamento. Se fosse stato lui il candidato a governatore, il Pd avrebbe ottenuto tutt’altra affermazione alle ultime regionali. Rigenerare non significa rottamare, ma è necessario andare a risolvere i problemi della gente. Non siamo un partito piramidale, la nostra base è il territorio, e il Partito Democratico ha perso il consenso quando si è avvertita una sensazione di scollamento dal territorio. Qui non decide una sola persona. Abbiamo bene in mente i valori che incarna il Pd, che deve essere inclusivo, aperto, antifascista ed europeista».

I rapporti con Occhiuto

«Con Occhiuto i rapporti sono istituzionali e corretti – ammette Fragomeni - Il governatore è stato concretamente attento alle nostre esigenze. Sono del Pd e mi fido del gruppo regionale e consiliare, ma sono anche sindaco e da sindaco nell’interesse della mia città mi sono confrontata spesso con Occhiuto, il quale non è stato fazioso né schierato politicamente. È questione di cultura politica».

Il futuro

Per il futuro Fragomeni si augura di lasciare ai posteri un senso di cambiamento, gettando le basi per un nuovo sviluppo. «Essere la prima donna sindaco mi riempie di orgoglio, e spero di riportare Siderno in armonia con gli altri Comuni della Locride, con la Calabria e con l’Italia. Viaggiamo però con dieci anni di ritardo. Sogno uno sviluppo basato sulle risorse naturali, una città dalla forte vocazione commerciale e con i servizi garantiti alle persone più deboli. Se cresce Siderno, cresce l’intero comprensorio. Conurbazione con Locri? Favorevole, ma è necessario discuterne con la cittadinanza che deve essere coinvolta».

Giornalista
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