Il M5s colpisce ancora: anche Silvia Vono entra in Parlamento

L'attivista soveratese diventa senatrice sfondando il muro delle 80mila preferenze
5 marzo 2018
16:47
Silvia Vono
Silvia Vono

La città di Soverato torna ad essere rappresentata in uno dei due rami del Parlamento. E per la prima volta nella storia sarà una donna a ricoprire il prestigioso incarico. Silvia Vono è stata, infatti, eletta senatrice della Repubblica con il Movimento 5 Stelle. Un obiettivo raggiunto percorrendo la strada più difficile e, cioè, battendo tutti gli avversari nel ring del collegio uninominale.

 


Il testa a testa con Aiello

Sovvertendo tutti i pronostici della vigilia, la pentastellata ha superato di oltre 5mila voti l'uscente Piero Aiello, il “pezzo da novanta” schierato dal centrodestra nel collegio di Catanzaro/Vibo con la chiara intenzione di sbaragliare la concorrenza. E invece “mister preferenze” si è dovuto accontentare del secondo posto, mentre sono stati ben 85.283 i consensi tributati dai calabresi nei confronti della candidata grillina nelle 581 sezioni scrutinate, pari al 39,18 % dei suffragi.

 

 

L'impegno per il territorio

Una affermazione straordinaria per la combattiva avvocatessa, attivista e vicepresidente del Comitato “Trasversale delle Serre”, sposata e madre di due figli. La festa è esplosa nella tarda mattinata di oggi, dopo un lungo testa a testa con Aiello risolto solo con l'arrivo degli ultimi scrutini. Silvia Vono ha seguito l'evolversi della situazione nella sua casa di Soverato, circondata dall'affetto dei propri cari e sostenuta dal fedelissimo staff di fans e collaboratori che l'hanno accompagnata per tutto l'arco della sua entusiasmante avventura. La neo eletta senatrice ha condotto una campagna elettorale basata su pochi ma chiarissimi concetti chiave, che da sempre contraddistinguono il suo agire politico: legalità, onestà, rappresentanza e difesa dei diritti del territorio.

 

Un risultato storico

«Tutti voi entrerete con me in Parlamento» ha sempre detto nel corso delle manifestazioni pubbliche che l'hanno impegnata, comune per comune, rivolgendosi agli elettori. E poi ha intelligentemente capito che una delle leve su cui agire era il bacino dell'astensionismo. Da qui i suoi ripetuti appelli al voto: «Chi non vota non fa un dispetto ai potenti di turno, ma gli fa un favore. Chi non vota lascia aperta la propria porta di casa per fare entrare i ladri». Principi che l'hanno portata a centrare un risultato davvero storico ed eccezionale che oggi dà lustro all'intera città di Soverato.

 

R.G.

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