Anche Corigliano pronto a ricorrere al Tar contro il ‘decreto Scura’

Il comune di Corigliano ricorre al Tar contro il decreto 30 emesso dalla struttura commissariale guidata da Scura. Già il consiglio di Vibo Valentia si era appellato ai giudici amministrativi
14 aprile 2016
12:08

Dopo le proteste popolari contro il decreto Scura, arrivano i ricorsi amministrativi. Da tutte le parti della Calabria si sono sollevate le proteste contro il decreto 30, che ristabilisce i criteri della rete ospedaliera calabrese, ma finora nessuno è riuscito a convincere il commissario Scura a fare marcia indietro. Perciò, dopo Vibo Valentia, anche il comune di Corigliano ha deciso di intraprendere la strada del ricorso amministrativo.

Martedì 12 aprile infatti la Giunta di Corigliano ha approvato il ricorso al Tar contro il decreto 30. Si contesta lo spostamento del bacino d’utenza di Trebisacce e dell’Alto Ionio verso Castrovillari.


“Orai aspettiamo che tutti gli altri comuni del bacino di utenza dello Spoke dell’Area Urbana,  soprattutto Rossano, con propria delibera di giunta, aderiscano al ricorso principale del Comune di Corigliano – dichiara il sindaco Geraci - Da mesi, siamo assistendo a progressivi peggioramenti, i nostri concittadini- continua il sindaco, sono stati privati non solo al diritto alla salute, ma anche a diritti come quello alla mobilità e alla giustizia”.



“L’ospedale Spoke Corigliano-Rossano -conclude Geraci – dovrà, non soltanto essere depotenziato, ma esso dovrà essere sensibilmente potenziato, per rispondere adeguatamente, decorosamente e nella massima sicurezza alla enorme domanda sanitaria esistente”.


MC

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