Orgoglio nel mondo

Un’app per misurare da casa l’evoluzione della scoliosi, ecco lo studio made in Calabria

Una semplice applicazione sul telefono consentirà di effettuare misurazioni costanti da inviare poi al centro di riferimento. Il lavoro pubblicato dalla prestigiosa rivista International Journal of Environmental Research and Public Health

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di Redazione
23 aprile 2023
18:00

Grazie ad un’ App avanzata, presto le famiglie potranno misurare da casa l’evoluzione della curva scoliotica, tramite un telefonino. 
Lo studio è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista "International Journal of Environmental Research and Public Health". Si tratta di un lavoro scientifico firmato da studiosi calabresi, che riguardano la Scoliosi Idiopatica dell’età evolutiva. E da qui l’applicazione avanzata, opera dello stesso team calabrese.
 
Del team fa parte il dottore Luigi Promenzio che si occupa principalmente di piede piatto, piede torto, displasia congenita dell’anca, scoliosi, ginocchio valgo e ginocchio varo.
Lui stesso ci spiega come misurare la scoliosi da casa. «La scoliosi, proprio perché definita come “evolutiva”, necessita di controlli seriati nel tempo, in determinati periodi della vita che vanno dalla pre-adolescenza alla fine dell’adolescenza. Il ragazzo viene sottoposto a più visite e a radiografie. La costanza di questi controlli determina spesso la riuscita del trattamento ed evita il peggioramento clinico della curva scoliotica (che può richiedere nei casi più gravi una correzione chirurgica)».
 
Si tratta quindi di un importante sostegno per le famiglie: «Con i tempi ristretti in cui vivono le nostre famiglie, non sempre è possibile la puntualità nel recarsi nei centri medici per le valutazioni. Da qui la necessità di mettere i genitori nelle condizioni di compiere con semplicità – con l’utilizzo di un qualsiasi smartphone- e accuratezza, misurazioni costanti e inviarle, tramite una App, al centro medico di riferimento. Questo riduce notevolmente i tempi, i costi e l’invasività del trattamento, consentendo un monitoraggio costante. Ci sono già supporti informatici ispirati a questa necessità. Noi abbiamo inteso fare il punto per elaborare un’ App avanzata. Completamente in Calabria».
 
Il lavoro è stato pubblicato nel numero di aprile della prestigiosa rivista "International Journal of Environmental Research and Public Health". Un grande riconoscimento. «Sì. Una tra le più prestigiose riviste internazionali del settore e quindi una vetrina molto importante. Questo dà un senso concreto al nostro impegno. Ma c’è da segnalare come, a soli pochi giorni dalla pubblicazione dell’articolo, sono arrivati segnali di attenzione da parte della Comunità Scientifica internazionale: è il caso della richiesta arrivata dal Regno Unito, di volerla illustrare all’ International Conference on Global Advanced Nursing, Patient Safety and Healthcare di Dubai, nel prossimo settembre».
 
Il lavoro  (Scoliosis Management through Apps and Software Tools) è frutto di una collaborazione scientifica tutta calabrese. «Sì, e lo diciamo con orgoglio. È frutto di una proficua sinergia scientifica tra la Cattedra di Ingegneria Informatica dell'Università Magna Graecia diretta dal prof. Mario Cannataro e i laboratori di Villa Serena for Children  struttura di Ortopedia Pediatrica che ho l’onore di dirigere a Catanzaro.
La protagonista principale della ricerca è l'ingegnere Lorella Bottino, dottoranda di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Catanzaro, il cui tema di ricerca riguarda il "Progetto è sviluppo di una piattaforma software per l'analisi di dati clinici utilizzando tecniche di intelligenza artificiale e machine learning, con applicazione in medicina predittiva e di precisione".
Alla ricerca ha collaborato anche la Marzia Settino, che ha conseguito il dottorato di ricerca nella medesima Università.
 
Il dottor Luigi Promenzio dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma “Tor Vergata” nel 2000, si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso lo stesso Ateneo nel 2005. Durante la sua formazione ha svolto attività di ricerca all'Havana (Cuba) sull'accrescimento osseo nell'infanzia e nell'età evolutiva.  Per diversi anni ha frequentato i Dipartimenti di Ortopedia e Traumatologia degli Ospedali Sant'Eugenio, San Giovanni, Cto e gli ambulatori del Policlinico di Tor Vergata.
 
È stato titolare della Cattedra di Traumatologia del piede presso la scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro dell'Università di Roma di Tor Vergata e attualmente é titolare del corso di "Ortopedia Pediatrica" presso la scuola di specializzazione in Anestesiologia dell'Università Magna Grecia di Catanzaro. 

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