Catanzaro, i piccoli degenti del reparto di Oncoematologia si raccontano

I disegni sono stati esposti nella sala giunta della Provincia di Catanzaro, nell’ambito di una manifestazione indirizzata al racconto dei vissuti dei pazienti in cura al Pugliese
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di L. C.
12 gennaio 2018
15:41

Gioia, dolore, paura. I piccoli degenti del reparto di Onco-ematologia pediatrica dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro hanno espresso uno spettro variegato di emozioni attraverso un foglio, affidando la propria voce interiore ai colori e alle matite e comunicare senza filtri con il mondo degli adulti che, spesso, davanti all’impotenza della malattia, non trova le parole adatte. I disegni sono stati esposti, ieri mattina, nella sala giunta della Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno che ha dato il patrocinio dell’Ente alla lodevole iniziativa, nel corso di una manifestazione pubblica organizzata dal reparto del nosocomio regionale, diretto dalla dottoressa Caterina Consarino, in collaborazione con il collegio degli Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia di Catanzaro.

 


I bambini si sono raccontati attraverso i disegni, ammirati e apprezzati anche da una delegazione di scolaresche delle primarie e delle secondarie di primo grado che hanno già frequentato il reparto grazie alla sensibilità dei propri insegnanti, docenti della scuola ospedaliera. Alla manifestazione hanno preso parte - oltre che alla dottoressa Consarino e alla dottoressa Concetta Genovese, presidente del Collegio Ipasvi di Catanzaro – il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, dottor Giuseppe Perri; la dottoressa Catia Rizzo, coordinatore infermieristico SOC EOP AOPC – e la psico-oncologa, dottoressa Ornella Procopio.

 

“È stata una manifestazione densa di significato – afferma la dottoressa Consarino – perché raccogliere i disegni dei bambini nel loro periodo di cura e degenza nel reparto di Onco-ematologia pediatrica, significa parlare agli adulti e poter esprimere i propri sentimenti. La grafica, la tipologia, scegliere di disegnare una casa famiglia piuttosto che un giardino, e i colori con cui vengono accompagnati i disegni, esprimono nelle diverse fasi terapeutiche i sentimenti del bambino, di dolore, felicità. Attraverso i disegni cogliamo anche i tanti dubbi ed interrogativi che poi ci servono ad entrare in un mondo così misterioso ma così carico di emozioni”.

 

Il disegno, quindi, come strumento di comunicazione per mettersi in relazione con i bambini senza la mediazione di figure che possano mascherare la spontaneità dei piccoli degenti. Ma nello stesso tempo una importante occasione di arricchimento interiore anche per gli adulti. Una manifestazione che Ipasvi e reparto di Onco-ematologia pediatrica dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” sperano di ripetere.

 

l.c.

 

 

 

Giornalista
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