Carenze igieniche all’Annunziata, gli addetti alle pulizie: «Impensabile che le responsabilità ricadano su di noi»

Hanno annunciato un’assemblea i dipendenti della Coopservice e della subappaltatrice Multiservice per martedì 22 novembre: «Svolgiamo le mansioni con correttezza e puntualità, nonostante la disorganizzazione persistente»
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di Salvatore Bruno
21 novembre 2016
08:47

Le disposizioni adottate dalla Procura di Cosenza a seguito dei controlli effettuati dai Nas dei carabinieri nei locali dell'Annunziata, culminata con il sequestro di sette delle tredici sale operatorie del nosocomio bruzio, hanno messo a nudo le carenze igieniche della struttura e le responsabilità di chi si occupa dei servizi di pulizia.


I lavoratori della Coopservice e della subappaltatrice Multiservice, hanno annunciato un'assemblea congiunta in programma martedì 22 novembre dalle ore 19 alle ore 21. Saranno presenti, informa un comunicato, i segretari provinciali Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil e Servizi. «E’ impensabile – dichiarano i rappresentanti sindacali – che nessuno dei responsabili di Coopservice e della Multiservice si sia fatto sentire e che, tutte le responsabilità di quanto accaduto, anche agli occhi dell’opinione pubblica, stia ricadendo sui lavoratori. I dipendenti delle due società svolgono le loro mansioni con correttezza e puntualità, nonostante la disorganizzazione persistente e soprattutto la tipologia di lavoro svolto, part-time e per il quale più che di uno stipendio si dovrebbe parlare di un sussidio».


 

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I segretari di Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil e Servizi, nonostante le pessime relazioni sindacali con la Coopservice e della Multiservice, sono pronti a mettere da parte ogni riserva e a incontrare i vertici dell’azienda per cercare di trovare una soluzione condivisa sull’organizzazione del lavoro al fine di garantire il lavoro dei dipendenti e i servizi offerti agi utenti finali. «Solo se all’interno dell’azienda e della sua sub-appaltatrice – proseguono i tre sindacalisti - ci sarà oltre che a un miglioramento delle condizioni lavorative (sicurezza dei luoghi e dotazione strumentale) e il rispetto dei ruoli, delle competenze e della dignità di ogni lavoratore sarà possibile affrontare serenamente questa fase critica».

Giornalista
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