Secondo giorno di sit in all'ospedale di Lamezia, ma la città e la politica latitano

Il coordinamento “Sanità 19 marzo” continua con tenacia a presidiare il nosocomio contro il lento depauperamento dei servizi e riduzione dei reparti, ma scarsa è la partecipazione dei cittadini e anche la politica, con rare eccezioni, rimane ai margini
di Tiziana Bagnato
16 maggio 2017
13:19

Prosegue il sit in del coordinamento “Sanità 19 marzo” davanti ai cancelli dell’ospedale Giovanni Paolo II a difesa del presidio e in opposizione al progressivo e rapido smantellamento del nosocomio. Ma nonostante la decadenza dei servizi, la penuria di personale, l’accorpamento e il ridimensionamento dei reparti e la soppressione di diversi di questi, siano elementi inoppugnabili, scarsa è stata la partecipazione al presidio.

 


Lamezia, nuovo sit in a difesa dell'ospedale

Chi si aspettava, insomma, che dopo la grande manifestazione del 19 marzo 2016, da cui il coordinamento prende il nome, la città avesse intenzione di replicare si è dovuto ricredere. In pochi hanno, infatti, preso parte al presidio. E anche la politica è stata in disparte. Con l’eccezione del consigliere regionale Mario Magno che ha preso l’impegno di farsi ambasciatore con il governatore e il dirigente generale Pacenza delle istanze del coordinamento, del sindaco e di qualche consigliere comunale. 

Poca fiducia nelle potenzialità delle azioni di protesta forse?

Tiziana Bagnato

Giornalista
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