Il personaggio

Un pezzo di Calabria dietro allo scudetto del Napoli: nello staff azzurro anche il cosentino Giuseppe Pompilio

Braccio destro del direttore sportivo Cristiano Giuntoli, è nato a Saracena ed è tra gli artefici del successo della società partenopea 

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di Massimo Clausi
6 maggio 2023
11:00
Osimhen insieme a Giuseppe Pompilio
Osimhen insieme a Giuseppe Pompilio

Il Napoli si è laureato campione d'Italia, conquistando per la terza volta lo scudetto. Nel successo dei partenopei c'è anche un pezzo importante di Calabria. E non stiamo parlando di una comparsa, ma di uno dei protagonisti di questa stagione davvero ineguagliabile. Il vicedirettore sportivo della società azzurra, braccio destro del ds Cristiano Giuntoli, è Giuseppe Pompilio, 49enne di Saracena, il paese ai piedi del Pollino conosciuto in tutto il mondo per la produzione del suo moscato. 

Qui Pompilio è nato e fra i vicoli del paese ha tirato i suoi primi calci al pallone, rimanendo subito irrimediabilmente folgorato. Qui si è iscritto alla sua prima scuola calcio ed è rimasto fino ai 18 anni. Poi la famiglia decise di trasferirsi ad Urbino per motivi di lavoro e Giuseppe è andato lì pur mantenendo sempre un legame fortissimo con gli amici calabresi dell’adolescenza e tornando appena possibile a Saracena.


Ad Urbino si laurea brillantemente in diritto. Ma la sua strada non è la toga, bensì il calcio. Nel 2007, infatti, viene assunto come direttore generale dell’Alma Juventus Fano, che, complice un ripescaggio, nell’arco di tre anni riporta tra i professionisti. La promozione in verità si rivela specchietto delle allodole: in seguito alle difficoltà economiche della società, non trovando terreno fertile su cui rilanciare il progetto anche in Lega Pro Seconda Divisione, Pompilio decide di farsi da parte. 

Solo momentaneamente, però. Perché viene subito richiamato in pista nel 2011, accettando il nuovo incarico di direttore sportivo, qualifica peraltro appena ottenuta. Con un budget sicuramente più interessante, le stagione successive tornano a sorridere ai colori granata. Almeno fino al 2013, quando invece l’Alma non riesce ad evitare la retrocessione in Serie D. È evidentemente la fine del ciclo targato Pompilio.

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