Lamezia in emergenza, cercasi un’altra tac

Necessario anche  un reparto di neurologia e la riapertura di malattie infettive. Il coordinamento Sanità 19 marzo torna a chiedere attenzioni

29 giugno 2018
13:47

Una sola tac per un bacino di utenza di oltre 150 mila pazienti. L’ospedale Giovanni Paolo II è un punto di riferimento per tutto il comprensorio lametino ma continua a perde pezzi e reparti importanti e ha una strumentazione insufficiente per la mole di lavoro da supportare. Capita così che una tac rotta sfoci in un caso, con il decesso di una donna durante il trasporto a Catanzaro. Un caso ridimensionato però dall’equipe medica secondo la quale, pur facendo immediatamente l’esame diagnostico, la paziente non si sarebbe potuta salvare. Resta la lacuna, una voragine per un ospedale la cui posizione è nevralgica. Ci sono poi i precari storici che da oltre un decennio non riescono a trovare una stabilizzazione e quel reparto di Malattie Infettive della cui riapertura si parla da anni, con promesse a destra e a manca mai mantenute. Il coordinamento Sanità 19 marzo ha scritto anche al ministro Grillo chiedendo quelle risposte che la Lorenzin non era riuscita a dare. Allo stesso tempo il coordinamento si batte per riuscire ad avere un incontro in Regione pur consapevole che il nodo principale da sciogliere per potere approdare ad esiti positivi sia il mancato rapporto tra governatore e commissario.

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