È ancora caccia all’uomo che ha dato fuoco all’ex moglie

La donna è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Brindisi

13 marzo 2019
13:38

Ha il 70 per cento del corpo ustionato e le condizioni di Maria Antonietta Rositani restano ancora molto gravi. L’infermiera 42enne, è ricoverata a Bari, dopo che il marito, Ciro Russo- ieri ha tentato di ucciderla dandole fuoco con della benzina. Un episodio violento, crudele e pianificato in ogni dettaglio quello compiuto dall’uomo in via Frangipane, alla periferia sud di Reggio Calabria. Russo che è evaso dagli arresti domiciliari,che stava scontando ad Ercolano, in provincia di Napoli, è ancora ricercato dagli agenti della squadra mobile della questura. Gli investigatori hanno controllato e perquisito le case di alcuni amici e conoscenti ma di lui ancora nessuna traccia. Non si esclude infatti, che qualcuno lo stia aiutando a fuggire. La sua Hyundai grigia, con cui ha speronato la moglie prima di aggredirla, è stata ritrovata ieri pomeriggio in via Trieste, in pieno centro città. Con questa auto ha percorso oltre 400 km per giungere a Reggio e compiere la sua vendetta. Russo non si rassegnava alla fine del loro matrimonio, non accettava la separazione e da due anni aveva iniziato a perseguitare la moglie. Nel gennaio dello scorso anno era stato arrestato con le accuse di stalking e maltrattamenti in famiglia in seguito alle continue denunce presentate dalla donna. In carcere è rimasto fino ad ottobre quando poi il gip lo ha scarcerato,sostituendo la misura con quella dei domiciliari. Dall' abitazione della famiglia di origine non aveva più la possibilità di vedere i suoi due figli, di 9 e 19 anni. I due figli a cui Maria Antonietta ha rivolto il suo pensiero quando era ancora ricoverata al pronto soccorso del grande ospedale metropolitano reggino. Con il corpo dilaniato dalle ustioni ai sanitari ha detto «Aiutateli».

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