Depurazione, la denuncia degli ambientalisti: «Ombre sull’impianto consortile»

Tra le prime emergenze della nuova Città Corigliano-Rossano c’è la depurazione delle acque. I vecchi impianti sono fatiscenti e più volte finiti sotto gli occhi attenti della Procura; il nuovo depuratore, invece, quello consortile, per una portata di 150mila abitanti, tarda ad arrivare e sul suo iter di realizzazione si addensano dubbi e perplessità.  

24 settembre 2018
13:59

Un ecomostro malato e malcurato che negli anni è diventato una bomba ecologica nel cuore del Fondaco di Rossano, uno dei centri storici marinari più suggestivi della fascia ionica. Si tratta del Depuratore di Sant’Angelo, un impianto dalle mille questioni mai risolte, e che - a detta degli ambientalisti - cela abominevoli falle che continuano a versare fogna a mare. Poi c’è la questione del depuratore consortile, il mega impianto dal valore di 30 milioni di euro che dovrebbe risolvere la questione del trattamento delle acque a Corigliano-Rossano, ma sul suo iter di realizzazione si addenserebbero ombre e misteri legati alle procedure d’appalto.

 


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