Nuova statale 106, divampa la polemica

Parte della deputazione calabrese pentastellata sostiene la battaglia degli imprenditori agricoli dell’Alto Jonio che chiedono di rivedere il progetto del nuovo tracciato della Sibari-Roseto. Il più grande cantiere d’Italia rischia di non aprire mentre il territorio è pronto ad alzare le barricate

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23 luglio 2018
13:58

Quello che era impensabile succedesse, sta succedendo. I lavori per l’ammodernamento del megalotto 3 Sibari-Roseto della Statale 106, quelli che valgono 1,3 miliardi di euro, dieci anni di lavoro per circa mille persone e la possibilità per la Calabria del Nord-Est di uscire dall’isolamento, potrebbero essere sospesI. E questa volta non per inadempienza dello Stato né tantomento perché un gruppo di imprenditori agricoli guidati da Coldiretti ha deciso di contestare il nuovo tracciato – a loro avviso – troppo invasivo del territorio. Bensì per la presa di posizione di parte della rappresentanza dei deputati pentastellati del territorio ionico, pronta a chiedere una rivisitazione del progetto. Che potrebbe significare anche far slittare a tempo indeterminato l’inizio dei lavori. Ma contro questa iniziativa i movimenti, le associazioni delle vittime della statale 106 e i sindacati sono pronti ad alzare le barricate. 

 


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